Il 2014 si sta chiudendo con una buona notizia: il notevole abbassamento del prezzo della benzina permetterà agli italiani di risparmiare non poco sul carburante per la propria automobile e il fattore determinante di questo crollo è strettamente collegato al calo del prezzo del petrolio, che non era mai stato così forte da 3 anni a questa parte. Con la "verde" ad un euro e mezzo e il diesel a 1,40 euro al litro sono in molti a chiedersi quanto durerà e la risposta è tutt'altro che scontata.
Il petrolio, che da anni è stato utilizzato per giustificare guerre ed invasioni, sta praticamente perdendo il suo primato energetico, un po' perché le riserve stanno cominciando ad esaurirsi, un po' per l'avvento delle energie rinnovabili, come i pannelli solari o l'utilizzo delle automobili ibride, che funzionano per metà a carburante e per metà a energia elettrica.
Il greggio, insomma, comincia ad esaurirsi e la scelta dell'Arabia Saudita, ad esempio, di vendere il proprio "oro nero" ad un prezzo di mercato "stracciato" significa solamente che la fine di questo tipo di fonte non rinnovabile è alquanto vicina. Di questo ne risentiranno soprattutto i mercati attraverso le quotazioni in borsa di colossi petroliferi come Eni o Saipem, ma per i cittadini si tratta solo che di una bella notizia. La crisi economica mondiale, in sintesi, non avrebbe più permesso di comprare un barile di petrolio a 100 dollari con i tempi che corrono e la risposta dei paesi arabi permetterà ai consumatori di respirare una "boccata d'ossigeno" anche in vista di un futuro energetico rinnovabile.
Nel frattempo, fra i distributori di carburante c'è una vera e propria corsa al ribasso su benzina e gasolio e l'aria che si respira è che ci vorrà un bel po' di tempo prima che i prezzi del greggio ricominceranno a salire. Attraverso il portale Prezzibenzina.it, per chiudere, gli automobilisti avranno la possibilità di confrontare i distributori con il miglior prezzo e scegliere, quindi, dove ricominciare a fare "il pieno".