Il 730 precompilato è uno degli strumenti con cui il Governo ha deciso di avviare la semplificazione del fisco. Questo snellimento della burocrazia effettuato per mezzo telematico sembra però in questa sua prima uscita non essere valido quanto ci si attendeva. Secondo le prime stime 8 modelli precompilati su 10 conterrebbero errori che richiedono la completa ricompilazione del modello della dichiarazione dei redditi. I milioni di italiani che hanno avuto l'opportunità di sfruttare questo nuovo strumento nei mesi precedenti sono stati obbligati a richiedere il Pin per l'accesso ai portali dei servizi on-line dell'Inps e del Fisconline dell'Agenzia delle Entrate.

Vediamo ora quali sono le principali spese detraibili e in quale misura può essere richiesta la detrazione.

Ecco le detrazioni.

Le prime detrazioni che è stato assicurato che dal prossimo modello 730 precompilato sarà già inserita dalle istituzioni sono quelle mediche. Le spese mediche detraibili sono quelle sostenute per le visite specialistiche, gli scontri per l'acquisto di medicinali e ticket oppure per occhiali da vista. Nel caso ci si trovi a fare dichiarazione dei redditi congiunta con il coniuge gli scontrini e le ricevute andranno suddivise tra il richiedente, colui che è titolare del modello 730 precompilato, e il coniuge. La somma detraibile non può superare il 19% del totale.

Altra spesa importante che sostengono molte famiglie italiane è quella per il mutuo, vediamo ora quali sono le detrazioni previste.

Le detrazioni sono valide sia per i mutuo di acquisto dell'immobile che per quelli richiesti ai fini della ristrutturazione. La prima possibilità che viene data al contribuente è quella di detrarre gli interessi passivi per un tetto del 19% e di massimo 4mila euro. Viene poi fatta una netta distinzione sule abitazioni differenti da quella principale, la data da ricordare è il 1993.

Gli immobili ante 1993 possono richiedere una detrazione massima pari a 2.065 euro per gli immobili post 1993 la spessa massima detraibile è 2582 euro. Per coloro che avranno portato a termine delle ristrutturazioni viene data una doppia possibilità di detrazione dal monte dei redditi. La prima è quella effettuabile sui lavori di ristrutturazione: entro un tetto massimo di 48mila euro per tutti quelli eseguiti tra il 2005 e 25 giugno 2012, pari, invece, a 96mila euro per quelli portati a termine entro il 31 dicembre 2014, in questo secondo caso erogabile in dieci rate. La seconda opportunità è quella di detrarre l'eco bonus e il bonus mobili entro un tetto di spesa di 10mila euro.