Il mese di giugno è quello in cui milioni di cittadini sono alle prese con le tasse sugli immobili. Se per le prime case si paga la Tasi, ad esclusione degli immobili considerati di lusso, per le seconde case ed i terreni agricoli si paga l'Imu. Infatti per il 16 giugno è prevista la scadenza della prima rata di acconto per il 2015 sia per la Tasi che per l'Imu.

I versamenti saranno identici a quelli dello scorso dicembre con le stesse modalità. Infatti tutti i comuni stanno approntando le delibere con le nuove aliquote, ma queste interesseranno il saldo previsto per il prossimo dicembre e non l'acconto che sta per scadere.

Come sappiamo anche i per i terreni agricoli si pagherà l'Imu. Sintetizzando, sono esclusi dal pagamento dell'Imu solo i terreni che sono condotti da imprenditori agricoli e coltivatori diretti e quelli situati tra i 1.446 comuni totalmente montani il cui elenco è sul sito dell'Istat. Lo scorso anno su queste tasse si è fatto un gran parlare e si è creato un gran caos per cui molti contribuenti hanno pagato di più di quanto dovevano. Per tutti questi è possibile chiedere la compensazione, cioè è possibile scontare il maggior importo pagato l'anno scorso, in questa prima rata di giugno. La domanda deve essere inoltrata prima del 16 giugno al comune dove è situato l'immobile oggetto del pagamento.

La modulistica dovrebbe essere presente o presso il comune o scaricabile dal sito web del comune. Inoltre per il 30 giugno è prevista la scadenza per la dichiarazione Imu e Tasi, cioè quella dichiarazione che permette al cittadino di informare il comune di tutte le variazioni che gli immobili per cui si pagano le tasse hanno avuto.

Il modello di variazione è anche esso scaricabile dal sito dei comuni o reperibile fisicamente presso le sedi comunali. Il modello è unico e vale per Imu e Tasi. Devono utilizzarlo quei contribuenti che devono segnalare al comune cambiamenti avvenuti nel periodo tra il pagamento del saldo 2014 e quello del prossimo 16 giugno.

La casistica delle situazioni che portano il cittadino a dover presentare la dichiarazione sono molteplici. Le più comuni sono: Fabbricato dichiarato inagibile, fabbricato demolito, fabbricato che è diventato rurale o ha perso il requisito della ruralità, terreni agricoli che sono passati ad essere condotti da imprenditori agricoli, terreni che sono diventati aree edificabili oppure immobili che il giudice ha assegnato all'ex coniuge. In pratica per qualsiasi motivo che fa cambiare collocazione all'immobile nei confronti delle tasse da pagare.