Quest'anno nella maggior parte dei comuni la data per il pagamento della prima rata di Imu e Tasi dovrebbe coincidere ed essere prevista giorno 16 giugno. Per quanto riguarda le regole, diciamo subito che esse non sono cambiate rispetto a quanto previsto lo scorso anno. Infatti L'Imu continua a non pagarsi sulla prima casa, viceversa la Tasi anche nel caso di prima casa va pagata anche se i vari comuni  prevedono in tal senso una serie di agevolazioni o detrazioni. Ricordiamo che questa esenzione concerne le sole abitazioni nelle quali il proprietario ha la propria residenza.

Inoltre lo stesso vale anche nel caso di abitazioni assegnate all'ex coniuge. L'importante è che non si tratti di case di lusso. Cioè in parole povere quelle iscritte nelle categorie catastali più elevate di rango.

Si apre la stagione delle Tasse 

L'agevolazione in questione riguarda anche le pertinenze e cioè cantine, soffitte, garage etc. Ricordiamo anche che sempre giorno 16 è prevista la prima rata dell'Imu sui terreni agricoli. In materia da marzo è entrata in vigore una nuova normativa che prevede che l'esenzione dall'Imu riguarda solo i terreni agricoli rientranti in comuni considerati come totalmente montani, secondo i criteri previsti dall'apposito elenco redatto dall'Istat.

Per quanto riguarda invece i terreni agricoli in collina esenti dall'Imu sono solo quelli i cui proprietari sono coltivatori diretti o imprenditori agricoli. In tutti gli altri casi invece la prima rata dell'Imu va pagata secondo quanto previsto dalla precedente legge.

Per quanto concerne la Tasi invece diciamo subito che è stata confermata l'aliquota base dell'uno per mille, la stessa insomma dello scorso anno.

Ricordiamo anche che la quota massima rimane quella del 2,5 per mille. Infine non cambia e dunque viene ancora una volta confermata l'eventualità per i Comuni di introdurre la maggiorazione fino a massimo lo 0,8 per mille. Mai però l'insieme delle due imposte al netto della maggiorazione può superare per ogni abitazione l'aliquota massima Imu prevista dalla normativa, cioè il 10,6 per mille.