‘Nel 2016 saranno abolite per tutti Tasi e Imu, nel 2017 si taglierà l’Ires dal 31 al 24 per cento e nel 2018 metteremo mano all’Irpef’. L’annuncio di Renzi al Meeting di Rimini ha rilanciato con forza il dibattito sulle politiche che il governo è chiamato a mettere in campo per ridare vigore all’economia italiana. Come vuole la tradizione, infatti, anche quest’anno è stata la manifestazione di Comunione e Liberazione a segnare la fine delle vacanze attraverso il rilancio del dibattito e delle polemiche sul fronte politico.
Renzi e Padoan: botta e risposta sulla riduzione delle tasse al Meeting di Comunione e Liberazione.
Il tema della ripresa economica è stato uno dei punti toccati dal premier Matteo Renzi nel suo primo discorso alla platea dei partecipanti del Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini. Ripresa già in atto, secondo il premier, a cui bisognerà dare vigore attraverso il varo di alcune misure sulla riduzione delle tasse, a partire dall’abolizione di quelle sulla casa, Tasi e Imu, da approvare già nel corso del 2016.
Nel 2017, ha proseguito Renzi, sarà la volta della tassa sulle imprese, l’Ires, che dovrà essere ridotta dall’attuale 31 per cento al 24 per cento. Infine, nel 2018, il governo intende mettere mano alla più volte prospettata revisione delle aliquote Irpef. Annunci che il premier ha ribadito nelle ore successive al discorso di Rimini nelle visite dedicata a Pesaro e L’Aquila.
Sempre il palco del Meeting di Rimini ha fornito al ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, l’occasione di ritornare sul programma di riduzione delle tasse annunciato da Renzi per alcune precisazioni che sono sembrate una vera e propria frenata rispetto alle intenzioni del premier.
Pieno accordo sul taglio delle tasse sulla casa (Tasi e Imu), così come per la riduzione della pressione fiscale per famiglie (Irpef) ed imprese (Ires) ma tutto deve essere attuato gradualmente e, soprattutto, dopo una sostanziale riduzione della spesa.
E’ questo il senso della precisazione del ministro Padoan che lascia prevedere una strada alquanto impervia per la realizzazione degli annunci di Renzi.
Abolizione di Tasi e Imu: il Pd si divide.
Percorso accidentato anche per il dibattito sviluppatosi all’interno del Partito Democratico nel quale, oramai, ogni annuncio del suo segretario, nonché capo del governo, diviene occasione per una spaccatura.
A fronte delle dichiarazione del ministro dei Trasporti, il renziano Graziano Delrio, secondo cui l’abolizione di Tasi e Imu è realizzabile, si registra infatti, all’interno del Pd, la posizione della minoranza del partito che chiede di escludere dall’abolizione gli immobili di maggior pregio per evitare di dare un nuovo vantaggio ai più ricchi. Una posizione condivisa, all’interno del governo, dal sottosegretario all’Economia di Scelta Civica, Enrico Zanetti.
Un nuovo fronte si apre, quindi, sulla strada della ripresa economica, per la quale il governo Renzi si troverà a dover contrattare la necessaria riduzione delle tasse anche in campo comunitario, con la Commissione Europea da sempre contraria all’abolizione di Tasi e Imu.