Chiunque effettua, o riceve, anche dai propri parenti, bonifici che l'Agenzia delle Entrate ritiene sospetti, potrebbevedersi bloccare il conto corrente, vedendo attivata la procedura prevista per la sospetta evasione fiscale, con tanto di sequestro delle somme presenti sul conto.

Ogni bonifico deve essere motivato

Ogni bonifico effettuato, anche verso i propri familiari, deve essere giustificato, altrimenti, secondo la legge, è legittimo che l'Agenzia delle Entrate possa ritenere l'operazione bancaria in odore di evasione fiscale, e avviare la procedura prevista in questi casi, che contempla il blocco del conto corrente e l'impossibilità di movimentare le somme depositate.

E dal punto di vista legale, sembra non esserci nessuna "scappatoia", per opporsi al provvedimento, in quanto proprio in questi giorni, la Cassazione ha legittimato questa procedura.

La lotta all'evasione prevale sulla libertà del correntista

La legge, in nome della lotta senza quartiere all'evasione fiscale, prevale sulla libertà del correntista, che talvolta può trovarsi a scontare l'ignoranza di queste regole, che secondo chi contesta queste procedure, non servirebbero a contrastare l'evasione fiscale, in quanto questa non passerebbe dai conti correnti, ormai passati al setaccio dall'Agenzia delle Entrate.

Anche il Bancomat è da usare con accortezza

Anche i prelievi di contanti al Bancomat, sono da usare con accortezza.

Un anno fa si vociferava che le Partite Iva dovessero dimostrare come spendono le somme in contanti prelevate agli sportelli automatici, prevedendo multe per coloro che non fossero in grado di giustificare il prelievo di denaro. La norma, che suscitò scalpore, fu in seguito ritirata, tuttavia, rimane il rischio di vedersi contestare eventuali prelievi al bancomat ritenuti ingiustificati.

Prelievi al bancomat: come funziona

Fu "Il Sole 24 ore" a fare chiarezza sulle novità introdotte, spiegando che i detective del Fisco possono indagare nei confronti di lavoratori autonomi e titolari di reddito di impresa, ed è pertanto necessario prestare attenzione ai prelievi non contabilizzati, o di cui non è specificato il beneficiario della somma, per evitare che il Fisco ritenga che i contanti prelevati, siano stati utilizzati per effettuare pagamenti in nero.