Non si fermano le polemiche sull'introduzione della nuova modalità con cui pagare il canone della Rai. L'Agenzia delle Entrate aveva stabilito delle scadenze entro le quali tutte le personerientrantinei requisiti richiesti, avrebbero potuto richiedere l'esenzione dal pagamento. Infatti, chi non ha un apparecchio televisivo, chi possiede una seconda casa e gli over 75 che non superano un determinato reddito, hanno potuto inviare tramite posta la segnalazione, purtroppo però per vari disguidi e mancanze da parte dell'amministrazione, molte di queste persone si sono comunque ritrovate nella fattura dell'energia elettrica la prima rata del canone.
Le segnalazioni alle associazioni dei consumatori
Si sono riscontrati veramente tantissimi errori in questa prima fase, tanto che le associazioni dei consumatori di tutta Italia si ritrovano subissate di reclami. Molte le segnalazioni pervenute, c'è chi si è ritrovato l'importo anche per la seconda casa e chi si è visto addebitare la somma anche se non in possesso di un apparecchio televisivo, nonostante la documentazione fosse stata prodotta correttamente e nei tempi stabiliti. Ma c'è anche chi nella fattura non si è ritrovato nessuna dicitura inerente al canone della tv e molto probabilmente si vedrà addebitare, nella prossima bolletta, anche una sanzione di mora. Ovviamente tutto questo viene visto dai contribuenti ancora più amaramente, dopo che nei giorni scorsi sono stati pubblicati i maxi stipendi erogati dalla televisione nazionale e che hanno suscitato non poche polemiche.
Il ricorso al Tar
Il Codacons si è impegnato in una vera e propria battaglia contro ciòche definisce una forma di riscossione illegittima. Domani infatti si avrà una risposta definitiva dal Tar del Lazio alla richiesta fatta dall'associazione dei consumatori di sospendere il decreto in atto. Carlo Rienzi, presidente dell'associazione, prevede che se il Tar dovesse approvare l'istanza, le compagnie elettriche dovranno restituire gli importi già pagati dagli utenti.