Continuano i calcoli non ufficiali, ma molto credibili, in seguito alla chiusura di Equitalia. Come più volte ribadito in passato, quando l'ente di riscossione verrà abolito i debiti pendenti da parte dei cittadini non saranno cancellati ma riceveranno un importante condono. Stando alle ultime indiscrezioni da fonti vicine al Governo, nel testo definitivo dovrebbe esserci un tempo limite nel quale aderire allo sconto: si parla infatti di un anno per le persone fisiche. In sostanza, stando a queste indiscrezioni, da quando Equitalia chiuderà i cittadini avranno tempo un anno per pagare la propria cartella senza interessi di mora e altri balzelli, fatta eccezione per una mini-multa fissa del 3% che servirà a coprire i costi di riscossione.

Accettando questa voluntary disclosure si potrà ottenere un forte sconto.

Oltre la metà della cartella di Equitalia andrà in fumo

I calcoli, come detto, non sono certi, ma le stime degli esperti parlano di un risparmio, aderendo al condono entro un anno, di circa il 50% sul totale della cartella di Equitalia, con punte massime fino al 60%! Non tutti i debiti però potranno essere cancellati con questo forte sconto. Non rientrano nel condono l'Iva in quanto imposta comunitaria e pertanto lo "sconto" non è di competenza del Governo; rimangono fuori dal novero anche le multe per le automobili e i tributi locali come l'Imu o il bollo auto.

Un altro aspetto che deve ancora essere valutato è se i contribuenti che hanno già iniziato a versare le rate per estinguere il proprio debito potranno accedere all'agevolazione.

Si tratterebbe di una norma di giustizia per non favorire sempre i soliti "furbetti". Resta incerto anche un eventuale "bonus" in caso di ravvedimento operoso (cioè la possibilità per il contribuente non ancora "beccato" da Equitalia di ravvedersi, autodenunciandosi in modo da evitare sanzioni aggiuntive nel caso venga scoperto).

Tempistiche del dopo-Equitalia

Una volta entrato in vigore il decreto ed Equitalia è stata chiusa, come detto il contribuente avrà un anno di tempo per aderire allo "sconto". Ciò non significa che dovrà pagare il debito tutto in un'unica rata, ma potrà dilazionare il pagamento in maniera mensile da un minimo di 3 a un massimo di 24 mesi.

Qualora si decidesse di pagare tutto il debito in un'unica rata potrebbe essere introdotto un ulteriore sconto, ma non è ancora stato quantificato. Dall'intera operazione il Governo mira a far rientrare circa 4 miliardi di euro di crediti che altrimenti non sarebbero mai entrati in cassa.