Si avvicina il momento della presentazione del modello 730 2017 per i contribuenti che annualmente scelgono questo tipo di dichiarazione dei redditi; dalla metà del mese di aprile, infatti, l'agenzia delle entrate renderà disponibile nell'area riservata il modello 730 precompilato.
Verifica della spettanza dell'agevolazione
Una delle novità del modello 730/2017 è costituita dal ritorno, nel quadro C, dell'indicazione dei premi di risultato percepiti dai lavoratori dipendenti privati e assoggettati ad una aliquota ridotta del 10% da parte del datore di lavoro.
Bisogna, però, prestare attenzione all'effettiva spettanza della detassazione dei premi di risultato per evitare di incorrere nella restituzione delle somme maggiorate da interessi e sanzioni.
Requisiti per la tassazione agevolata del premio di produttività
Per poter usufruire dell'agevolazione è necessario verificare alcune condizioni:
- L'importo delle somme erogate con tassazione al 10% non deve essere superiore a 2.000 euro (2.500 se l'azienda coinvolge pariteticamente i lavoratori nell'organizzazione del lavoro)
- I lavoratori non devono aver percepito nell'anno precedente (2015) redditi di lavoro dipendente superiori a 50.000 euro.
Restituzione delle somme con il 730/2017
Potrebbe quindi verificarsi il caso, in presenza di più certificazioni uniche non conguagliate, che siano state sottoposte a tassazione agevolate somme eccedenti il limite di 2.000/2.500 euro; occorrerà quindi in sede di compilazione del modello 730/2017 assoggettare a tassazione ordinaria la quota eccedente.
Oppure il lavoratore dipendente potrebbe non avere i requisiti necessari per usufruire della tassazione sostitutiva del 10% sui premi di produttività per aver superato il limite dei 50.000 euro nell'anno precedente; in questo caso il contribuente dovrà assoggettare a tassazione ordinaria l'intera somma percepita.
Si precisa che per poter accedere alla detassazione dei premi di risultato il limite reddituale dell'anno precedente deve essere riferito ai soli redditi di lavoro dipendente sottoposti a tassazione ordinaria con esclusione, quindi, di eventuali redditi soggetti a tassazione separata.