Con una nuova circolare, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida esaustiva sulle detrazioni fiscali che i contribuenti potranno sfruttare nelle prossime dichiarazioni dei redditi, a partire dal 730/2017 che dal 15 aprile potrà essere consultato e presentato dai contribuenti. La stagione del 730 entra nel vivo, con la sua scadenza fissata al 7 luglio se si utilizzano CAF o professionisti abilitati, oppure al 27 luglio se si utilizza il proprio cassetto fiscale e la si presenta autonomamente. La circolare n°7/E del 4 aprile 2017 è un documento di 324 pagine che il Fisco ha approntato con la condivisione della Consulta Nazionale dei CAF.

Tra le pagine, molto importanti alcune novità in materia detrazioni per le spese scolastiche dei propri figli. Ecco tutto quello che c’è da sapere per quelle che risultano essere, ogni anno, tra le maggiori voci presenti nelle dichiarazioni dei redditi degli italiani.

Le detrazioni per le spese di istruzione

Lo sconto fiscale proveniente dalle spese scolastiche per il 2017 (anno di imposta 2016) è più conveniente rispetto allo scorso anno. Nel 2016, l’Agenzia delle Entrate ha ripetutamente pubblicato diverse circolari in materia, sintomo dell’importanza di queste detrazioni. In linea di massima, dall’asilo e fino alle università, ogni ciclo scolastico gode di una detrazione fiscale sempre del 19% ma con differenti diverse basi imponibili.

La detrazione per le spese mensili delle rette per gli asilo nido hanno importo massimo di € 632. Per le scuole fino alle superiori, la detrazione massima passa da € 400 nel 730/2016, a 546 nel nuovo. Per tutti gli studenti fuori sede, ad almeno 100 km da casa, anche l’affitto è detraibile fino a € 2.633. Dalla nuova Legge di Bilancio, le spese di istruzione detraibili hanno presentato diverse novità.

Le spese detraibili per tutti i propri figli e per la loro istruzione sono le tasse scolastiche, le spese di frequenza e le spese mensa. Per il 2016, il tetto massimo per ciascun figlio è di € 546, mentre per il 2017, diventa di € 717. Non fanno parte di queste spese, le erogazioni liberali, che però godono comunque di una ulteriore detrazione.

Questa una delle novità sottolineata nella circolare del 4 aprile. Non rientrano tra le voci detraibili, le spese sostenute per acquistare libri o materiale di cancelleria.

Molte novità da parte del Fisco

Nella circolare citata in premessa, l’Agenzia spiega come nella prossima dichiarazione dei redditi possano essere scaricate anche le spese per le gite scolastiche, per corsi esterni all’orario scolastico e per le assicurazioni scuola. Tipici esempi sono i corsi di informatica o di lingue che si fanno in orari pre o post scolastici. Per queste spese, se l’erogazione è diretta scuola, non serve la delibera dell’Istituto scolastico, mentre se, per esempio, il pagamento è diretto all’agenzia viaggi (nel caso di gite di istruzione), serve allegare anche il documento.

Per le spese universitarie, vale l’ambito territoriale e la facoltà di studio. Limiti diversi di detrazione massima prevista quindi, come in Medicina, dove per gli Atenei del Nord è consentito scaricare fino ad € 3.700 mentre per il Sud si scende ad € 1.800. Le spese mensa sono scaricabili fino alla scuola superiore. Per portarle in detrazione servirà la copia del bollettino di pagamento o di qualsiasi altro strumento previsto sempre per il pagamento. Nell’attestazione naturalmente, il nome dell’alunno, del soggetto pagatore e di chi offre il servizio, sia esso la scuola, il Comune o un soggetto terzo.