Manca poco alla prima scadenza per il pagamento dell'Imu e della Tasi 2017. Venerdì, 16 giugno, infatti è la data ultima entro la quale si potrà pagare l'acconto di questi due tributi comunali che da anni ormai per alcuni contribuenti italiani sono diventati un vero e proprio incubo anche se, con l'abolizione del pagamento sull'abitazione principale (tranne quelle di lusso) il dovuto da sborsare alle casse comunali è diminuito notevolmente rispetto a prima.

Qual è la scadenza della prima rata dell'Imu e della Tasi 2017?

La data ultima entro cui si potrà pagare l'acconto sull'Imposta Municipale Propria (Imu) e sul Tributo per i servizi indivisibili (Tasi) 2017 che insieme alla Tari (Tassa sui rifiuti) costituiscono le tre componenti della IUC (Imposta Unica Comunale), è venerdì 16 giugno.

Durante la scadenza del mese di giugno i contribuenti italiani potranno scegliere di pagare non solo l'acconto dei due tributi ma anche l'intero dovuto annuale in un'unica soluzione in modo tale da non dover più nulla durante il saldo di dicembre, a meno che le aliquote comunali nel frattempo non siano cambiate.

Chi paga l'acconto Imu e Tasi 2017?

La legge di Bilancio 2017 non ha introdotto particolari novità in materia Imu-Tasi le quali per quest'anno ricalcano la stessa normativa che era in vigore nel 2016. L'art. 1, c. 42, della legge di bilancio di quest'anno si è infatti limitato a confermare l'inefficacia delle deliberazioni comunali che comportano un incremento dei tributi rispetto allo scorso anno d'imposta.

Dunque anche per il 2017 sono tenuti al pagamento dell’Imu e della Tasi tutti i proprietari di fabbricati e terreni che si trovano sul territorio italiano, oltre i titolari di un diritto reale di godimento come ad esempio l’usufruttuario, con l'eccezione di coloro che sono proprietari di un'abitazione principale (non appartenenti alle categorie catastali A1,A8,A9) per cui vige l’esenzione purché in quell'immobile vi dimorino e abbiano la residenza anagrafica.

Come si pagano l'Imu e la Tasi 2017?

Così come gli altri anni, anche per il 2017 i Comuni non inviano dei bollettini come la Tari (Tassa rifiuti) o il modello F24 precompilato a casa dei cittadini italiani, spetta dunque ai contribuenti calcolarsi il giusto dovuto Imu e Tasi e compilare il bollettino postale oppure il modello F24 per effettuare il pagamento presso banche (anche online), uffici postali e presso gli sportelli di Equitalia.