Da inizio aprile 2020 è visibile su NoiPa l'importo dello stipendio per docenti e personale ATA con contratto a tempo indeterminato o supplenza al 31 agosto o 30 giugno. La remunerazione, che sarà esigibile dal giorno 23 del mese, è comprensiva anche degli eventuali 100 euro di bonus così come stabilito dal Decreto Cura Italia DL 18/20.
Bonus di 100 euro sullo stipendio: requisiti e a chi spetta?
L’articolo 63 del Decreto Cura Italia del 17 marzo prevede che ai dipendenti pubblici e privati che possiedono un reddito complessivo, nell'anno 2019, non superiore ai 40.000 euro spetta, eventualmente, un premio per il mese di marzo.
Tale bonus (che non concorre alla formazione del reddito) è pari a 100 euro, ma è da rapportare al numero di giorni svolti nella propria sede di lavoro.
Considerando che il mese di marzo 2020 è composto da 22 giorni lavorativi, il rapporto è di circa 4,5 euro al giorno. Dunque, una persona che ha lavorato presso la propria sede di lavoro (e non in smart working) per 10 giorni deve aver avuto sullo stipendio di marzo, un bonus di poco inferiore ai 50 euro.
Molti amministrati NoiPa si sono lamentati di non aver avuto questo bonus sancito dal Decreto Cura Italia ma, essendo una cifra in alcuni casi abbastanza bassa, il suo valore, probabilmente, potrebbe essere stato annullato dalle addizionali comunali e regionali presenti anche nel mese di marzo.
Per questo motivo sembra che il premio non si è avuto, ma per ogni chiarimento, è sufficiente leggere i dettagli del cedolino appena sarà caricato sul sito NoiPa.
Quando e da chi sarà corrisposto il premio di 100 euro
Il bonus dovrebbe essere versato dal datore di lavoro ai dipendenti pubblici e privati, a partire dallo stipendio corrisposto nel mese di aprile e comunque entro il termine in cui saranno effettuate le operazioni di conguaglio di fine anno.
Naturalmente i datori di lavoro non verseranno di tasca propria tale premio ma, così come dichiarato dall'Agenzia delle Entrate, potranno recuperare il relativo importo in compensazione del credito di imposta e quindi, in un certo qual modo, anticipano l'importo che poi successivamente recupereranno.
Qual è la data di esigibilità dello stipendio di aprile 2020?
In questo forte periodo di crisi a causa del Coronavirus la liquidità di denaro è sempre minore e quindi è ancora più importante del solito conoscere quando sarà accreditato il proprio stipendio. L'allegato 1 del decreto legge 350/2001 stabilisce che la data di esigibilità è il 23 del mese e ad aprile, così come accaduto a marzo, essa sarà rispettata senza alcun anticipo o rinvio.
In particolar modo le date di esigibilità sono:
- il 23 marzo per il personale della Scuola con contratto a tempo indeterminato o supplenza al 31 agosto o 30 giugno.
- il 26 di marzo per il comparto Sanità.