L'Agenzia delle Entrate, in questi giorni precedenti le festività, sta inviando diversi avvisi al domicilio fiscale dei contribuenti per correggere i vari errori ed omissioni commessi dagli stessi nell'invio dei dati relativi allo spesometro e alle Comunicazioni Iva. L'obiettivo principale è quello di far emergere spontaneamente eventuali importi non dichiarati ed evitare, quindi, un lungo e costoso contenzioso sia per il Fisco che, sopratutto, per il contribuente. Vediamo di che tipo di avvisi si tratta, quali informazioni contengono e cosa possiamo o dobbiamo fare per evitare di subire ulteriori sanzioni.
Gli avvisi relativi allo Spesometro e all'Iva
Negli avvisi dell'Agenzia delle Entrate vengono fornite le informazioni necessarie per poter valutare autonomamente se i dati in possesso del Fisco e comunicati dagli stessi contribuenti sono corretti o devono essere aggiornati. Se viene segnalata un'eventuale discrepanza o anomalia vengono fornite anche le indicazioni per fornire all'Erario le informazioni necessarie a giustificare o correggere la discrepanza. Per quanto riguarda la periodicità dele rilevazioni vengono forniti, sia per lo Spesometro che per le Comunicazioni Iva i dati dell' ultimo trimestre. La comunicazione avviene, di solito, tramite Posta Elettronica Certificata, in quanto ha lo stesso valore della Raccomandata con ricevuta di ritorno.
Come consultare le informazioni
In caso di comunicazione di una anomalia l'Agenzia delle Entrate mette a disposizione tutte le informazioni necessarie presso l'area riservata al contribuente sul proprio sito denominata la "mia scrivania". Qui è possibile visionare quando è stato elaborato il prospetto, il totale dei documenti forniti all'amministrazione finanziaria dal contribuente e dai suoi fornitori e clienti, i dati identificativi del contribuente e dei suoi clienti e fornitori e altri dettagli sui documenti forniti.
Il contribuente può sempre integrare queste informazioni fornendo altri elementi utili, come accennato. Va precisato che tutte le informazioni vengono inviate anche agli uffici competenti della Guardia di Finanza.
Come regolarizzare la propria posizione
Se dopo aver effettuato tutte le verifiche del caso ci si accorge di dover sanare la propria posizione nei confronti dell'Agenzia delle Entrate si può far ricorso alla procedura di Ravvedimento operoso disciplinata dall'articolo 13 del Decreto legislativo 18 dicembre 1997 n°472, pagando, quindi, le eventuali sanzioni ridotte applicabili al nostro caso specifico e del tempo trascorso dalla violazione, anche avvalendosi dell'aiuto di eventuali intermediari abilitati di nostra fiducia.