Il problema dell'evasione fiscale riguarda moltissimi Paesi, tra cui la nostra Italia. A maggior supporto alla lotta contro coloro i quali non versano le tasse in maniera corretta, Facebook ha deciso di adottare una politica del tutto nuova e soprattutto trasparente. La decisione è stata presa in seguito anche alle numerose accuse di elusione provenienti dai diversi Stati dell'Unione Europea, che hanno constatato un mancato gettito di diversi miliardi di euro. Con un comunicato stampa, Dave Wehner, capo del settore finanziario, ha annunciato che presto tali accuse non avranno più modo di esserci, in quanto Facebook comincerà a versare regolarmente le tasse nei confronti di alcuni Paesi in particolare.
Facebook versa poche tasse in Italia e in Europa: la strategia
La società Facebook Inc. ha da sempre attuato una strategia fiscale che le ha consentito di versare le tasse in misura pari al minimo indispensabile. Tali versamenti sono causati dal fatto che il presidente Mark Zuckerberg e gli altri soci hanno fondato la società in territorio irlandese, dove l'incidenza delle imposte non è molto elevata. Ciò ha permesso di ottimizzare i guadagni, dato che le imposte sul reddito erano relativamente basse rispetto a quelle che sarebbero state pagate ai vari Stati dell'Unione Europea. Approfondendo maggiormente la questione, è stato stimato che attualmente la società di Mark Zuckerberg versa nelle casse dell'Agenzia delle Entrate circa 200 mila euro, nonostante siano registrati dei ricavi pari a circa 400 milioni di euro annui sotto forma di servizi venduti in Italia.
Questo accade perché la maggior parte degli acquisti viene fatturata nei confronti di Facebook Inc, piuttosto che di Facebook Italia, alla quale invece viene imputato solo un importo minimo di ricavi.
Facebook pagherà le tasse in Italia? La risposta del Mef
Quanto comunicato da Facebook Inc ha suscitato grande sorpresa negli organi statali e, nello specifico, nel Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Il fatto che la società di Mark Zuckerberg comincerà a spostare i ricavi nelle varie strutture locali, facendo sì che venga applicato il prelievo fiscale previsto dal rispettivo Paese, apporterà un grande ed importante cambiamento che finalmente potrà indirizzare il comportamento dei contribuenti nella via più corretta. "È molto positiva la decisione annunciata da Facebook", ha dichiarato il Mef, riportando il concetto esposto da Dave Wehner, capo dell’area finanziaria di Facebook.
Il tutto dovrebbe avere inizio nel 2019, ma la società si è dichiarata pronta a mettere in atto un sistema che garantirà una transazione agevole.