Ecco due notizie che dovrebbero far tirare un sospiro di sollievo ai consumatori furibondi per la questione dei rincari dovuti ai conti lasciati dai morosi. Siamo andati direttamente alla fonte, cioè sul sito del fornitore di energia elettrica primo in Italia, Enel. C'è da dire che in questo caso Enel è stato tirato erroneamente in ballo, perché è vero che non è sua la delibera che dispone che i cittadini onesti debbano pagare per i disonesti. Iniziamo a vedere questo.
Dal sito ufficiale Enel rassicura: no aumenti, ma solo per ora
Si discute tanto degli addebiti in bolletta dei conti lasciati dai morosi del contatore.
In queste settimane sul web infuria la rivolta, i cittadini onesti non vogliono pagare per i disonesti. E questo è giustissimo. Arera è la 'responsabile' di questa delibera, che però a sua volta è stata 'obbligata' da una sentenza del Consiglio di Stato. Con la sentenza 2186/2016 il Governo ha voluto prendere contromisure riguardo il crac di diverse società che forniscono l'energia. Adusbef, l'associazione che tutela i consumatori, è arrivata a fare i nomi degli industriali che sono in qualche modo 'agevolati' da questa manovra e ha messo a disposizione dei cittadini una diffida formale contro Arera. Ma in tutto questo che c'entra Enel? Niente, appunto, come chiarisce dal suo sito: Enel, nel ribadire la propria estraneità alla vicenda, fa presente che nelle bollette attuali e in quelle dei prossimi mesi non risultano voci aggiuntive.
Tuttavia chiarisce che gli aumenti ci saranno eccome, dato che scrive: "L'impatto sulle bollette dei consumatori finali non è ancora stato quantificato da Arera, ma in ogni caso sarà molto contenuto, all’incirca il 2% degli oneri di sistema".
Aumenti si, ma non si sa quando e non si sa di quanto
Insomma, Enel prende le distanze da Arera, nel senso che chiarisce che questi aumenti non li ha stabiliti lei, non prende le distanze dagli aumenti in generale.
Si continua a parlare di oneri di sistema, cioè voci in bolletta che francamente poco interessano ai clienti onesti. Perché gli aumenti ci saranno eccome, solo ancora non si è stabilito di quanto e da quando. E a chi già paga più che a sufficienza il proprio non va giù. Anche perché, a ben vedere, sulle bollette del proprio gestore elettrico gli aumenti ci sono già stati e non di poco. Dopo l'introduzione del canone Rai, su ogni bolletta il conto è aumentato di circa 18 euro. Dopo gli aumenti in vigore dal 1 gennaio 2018, il conto bolletta è aumentato di circa il 4/5%. Sembrerebbe abbastanza, senza che ci si metta pure Arera.
Prescrizione bollette non pagate, passa da 5 a 2 anni ma non per tutte
Dopo la prima 'buona' notizia, e cioè che per ora non ci sono (altri) rincari, ne arriva un'altra. L'ultima Legge di stabilità ha infatti deciso che dopo 24 mesi le bollette non saranno più riscuotibili, ma a due condizioni . La prima è che le bollette devono essere in scadenza dopo il 1 marzo 2018. La seconda è che si tratti dei cosiddetti conguagli 'mostri', cioè tutte quelle letture arrivate con ritardi di anni per colpa della negligenza del proprio fornitore. Seguiremo anche questa notizia nel dettaglio. Se vuoi rimanere aggiornato sulle novità che riguardano le bollette e i tuoi diritti, segui il canale bollette e l'autore.