Sulla questione degli addebiti in bolletta per i cittadini onesti che si devono sobbarcare le morosità dei disonesti, se ne stanno dicendo tante, forse troppe. Questo canale si rifà solo a fonti verificate e soprattutto che provengono dagli organi competenti in materia, per cui possiamo dire che purtroppo la vicenda è vera. Ciò che non è vero è che si starebbero addebitando cifre come la bufala dei 35 euro, e i consumatori farebbero bene a seguire solo i consigli delle associazioni che li tutelano. Come adusbef, che fa una rivelazione bomba e mette a disposizione dei cittadini una diffida.
Vediamo tutto.
Delibera Arera del 1 febbraio 2018 n. 50
L'Arera è l'ex Autorità per il Gas e l'Energia, che cambia nome ma non sostanza. A riprova del fatto che l'addebito previsto a scapito degli onesti è purtroppo vero, l'Adusbef pubblica la delibera con quale Arera stabilisce gli addebiti. E' scritto nero su bianco sul sito dell'Arera, raggiungibile all'indirizzo arera.it/allegati/docs/18/050-18.pdf. La delibera si intitola 'Disposizioni relative al riconoscimento degli oneri altrimenti non recuperabili per il mancato incasso degli oneri generali di sistema'.
Ecco cosa ci caricano in bolletta della luce
Paroloni per ribadire come a farsi carico degli oneri di sistema non pagati da tanti, saranno le famiglie oneste che vedranno addebitate in bolletta anche queste spese.
Per ora infatti sulle bollette della luce sono state caricate spese incomprensibili per i clienti finali, come l'energia consumata dalle imprese di servizi e il canone Rai. Con la delibera, Arera vuole di fatto tutelare le società anziché i consumatori. E qui Adusbef lancia la bomba.
Chi c'è dietro le società di vendita dell'energia elettrica?
Sul sito dell'Adusbef si lancia una vera e propria bomba, che fa intendere come dietro questa ennesima manovra a discapito dei consumatori onesti ci siano i soliti interessi ed 'inciuci'. A dare il via a questa delibera, lo abbiamo spiegato, c'è il crac di alcune aziende che vendono energia costrette sul lastrico da chi non paga. Strano però, insinua Adusbef, che una di queste, la Gala, veda come presidente Filippo Tortoriello, che è anche presidente dell'Unione industriali del Lazio. La moglie dell'imprenditore, continua Adusbef, Patrizia De Rose, lavora a Palazzo Chigi. Inoltre nell'ultima legge di stabilità, si parla di una norma ad hoc che avrebbe consentito proprio a Gala di ridiscutere un appalto da un miliardo.
Ecco la diffida preparata da Adusbef che i cittadini possono inviare ad Arera
In virtù di tutto ciò, Adusbef ha messo a disposizione dei consumatori una diffida che è possibile inviare ad Arera. Il principio su cui si fonda è che la delibera Arera violerebbe il Codice del Consumo emanato con il decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206. Inoltre Adusbef ravvisa anche una possibile violazione del Codice Penale in materia di abuso in atti di ufficio e concorso nel reato di appropriazione indebita. Presupposti pesanti, che sfociano nella diffida scaricabile sul sito Adusbef all'indirizzo adusbef.it/Consultazione.asp?id=10136. La stessa può essere inviata anche alla procura di Milano, che è la competente sul territorio. La battaglia è appena cominciata.
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