Il bonus Renzi non verrà cancellato dall'attuale Governo a guida M5S - Lega. A confermarlo è stato il Vicepremier e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi di Maio, ma cambierà radicalmente pelle a partire dal prossimo anno. Sulla stessa linea è intervenuto il Ministro dell'Economia e delle Finanze Giovanni Tria che avrebbe ribadito come nessuno degli aventi diritto al bonus perderà questa agevolazione nel 2019.

Le modifiche al Bonus 80 euro

Il ministro Giovanni Tria ha precisato che il bonus Renzi verrà modificato per rispetto a ragioni di ordine tecnico per assumere la forma di un vero e proprio sconto Irpef.

Anche il Sottosegretario Massimo Garavaglia ha confermato questa impostazione. Avrebbe affermato, infatti, che l'obiettivo è quello di rendere strutturale la riduzione delle Tasse a favore dei lavoratori dipendenti piuttosto che effettuare ogni anno dei conguagli a debito o a credito secondo l'attuale impostazione del bonus.

Applicazione della nuova agevolazione

Attualmente, come sa bene la stragrande maggioranza dei lavoratori dipendenti pubblici e privati, il bonus degli 80 euro viene accreditato mensilmente dal datore di lavoro in busta paga dietro specifica richiesta del lavoratore dipendente. Alternativamente, fino ad oggi era possibile scegliere di effettuare il conguaglio, a debito o a credito del lavoratore, in base a quanto guadagnato nel corso dell'anno.

E, quindi, in base a quanto il lavoratore avrebbe dovuto versare all'Erario a titolo di Irpef. Se il lavoratore risultava aver versato più di quanto richiesto dal suo contratto di lavoro, la differenza gli veniva accreditata in busta paga. In caso contrario, l'importo veniva decurtato dalla stessa busta paga in unica soluzione.

Per di più il precedente Governo aveva ampliato la platea dei beneficiari del bonus Renzi. Questo, infatti, era riconosciuto, in maniera inversamente proporzionale, a tutti i redditi da lavoro compresi tra gli 8174 euro e i 26 mila euro.

Dal 2019 il bonus Renzi, pero', non dovrebbe più essere accreditato mensilmente nella busta paga dei lavoratori. Al suo posto il nuovo Governo pensa di elargire a tutti i lavoratori uno sconto fiscale di 960 euro annui. Molto probabilmente quando il ministro Giovanni Tria evidenzia motivazioni di riordino tecnico per quanto riguarda il bonus degli 80 euro fa riferimento alla modifica delle varie aliquote fiscali su cui si sta ragionando anche per introdurre la famosa flat tax. Anche se in una forma ridotta per i redditi fino ai 100 mila euro, di cui abbiamo dato conto anche su queste colonne. Oppure, se per qualche motivo la suddetta riforma non dovesse andare in porto si sta pensando di modificare opportunamente gli scaglioni Irpef attuali. Ciò che è certo è che per avere una chiara idea di quello che diventerà il Bonus degli 80 euro a partire dal 2019 sarà necessario attendere qualche altro giorno. Probabilmente a settembre 2018 verranno forniti ulteriori dettagli sulle modalità di erogazione.