Nella prossima legge di Bilancio dovrebbe esserci spazio per una sanatoria che riguarda i debiti degli italiani. Stiamo parlando dell'ormai noto provvedimento della pace fiscale, una delle misure per le quali Matteo Salvini ed il suo partito da tempo stanno cercando di attuare, magari con l'appoggio del Movimento 5 Stelle. Stando a quanto riportato da 'Il Sole 24 Ore', pare che la misura partirà in tre tempi ed arrecherà una serie di vantaggi per gli italiani, specie se confrontata con i provvedimenti emanati dal Governo precedente, ovvero le rottamazioni delle cartelle.

Spazio alle cartelle esattoriali

La futura rottamazione delle cartelle sarà diversa dalle precedenti poiché cercherà di evitare tutti quei vincoli che hanno costretto molti contribuenti ad evitare di farne ricorso. La pace fiscale servirà comunque allo Stato per recuperare ingenti cifre, sperando di incassare quanto più possibile degli 850 miliardi di euro che il Fisco vanta a discapito dei contribuenti. Non sarà facile ovviamente recuperarli tutti ma la manovra in arrivo potrebbe consentire in parte allo Stato di rimpolpare le proprie casse e ai contribuenti di sanare il debito con il Fisco. Il nuovo provvedimento dovrebbe aver inizio con la riscossione delle cartelle esattoriali. In una seconda fase si passerà poi a sanare le liti non pendenti, ovvero tutti quei ravvedimenti ancora potenziali.

La terza e ultima fase riguarderebbe il ravvedimento operoso (contribuenti che non hanno ricevuto cartelle ma che si accorgono di eventuali errori e si ravvedono prima che scattino le sanzioni).

Allungato il tempo per l'estensione del debito

Una novità dovrebbe essere anche quella che riguarda il tempo (troppo limitato) proposto al cittadino per usare la rottamazione delle cartelle per assolvere il proprio debito.

Nel prossimo provvedimento inoltre verranno inseriti tutti quei carichi pendenti dei contribuenti sino a fine 2018. Per ciò che concerne invece i debiti degli anni precedenti, potrebbero essere applicati degli sconti o la rimozione della sanzione in un tempo massimo per saldare di 5 anni. Questa novità potrebbe consentire ai contribuenti un maggiore tempo, rispetto alle precedenti rottamazioni che davano sino a 2 anni, per estinguere il proprio debito con il Fisco.

Il versamento di sanzioni ridotte

Per ciò che concerne le liti pendenti si dovrà aspettare ciò che sarà presente nel decreto fiscale cosa diversa invece per il ravvedimento operoso che dovrà essere discusso nuovamente successivamente a quanto stabilito nel Def. La possibilità data al contribuente di mettersi in regola con quelle pendenze ancora da accertare dovrebbe però essere migliorata nella sua forma. Stando a quanto trapelato sempre da 'Il Sole 24 Ore', potrebbe essere inserita nella manovra la possibilità di far pagare ai contribuenti solamente il 20 percento degli eventuali redditi non dichiarati nel passato. Una volta terminata tale fase verrebbe dato spazio, con il fine di recuperare ingenti somme, ai contenziosi non pendenti, quelli dunque non avviati.

Come detto prima invece, l'Agenzia delle Entrate potrebbe offrire al contribuente l'estinzione degli interessi se si ha intenzione di saldare immediatamente il debito e dunque chiudere il contenzioso.