Nell'edizione cartacea di ieri Il Sole 24 Ore ha presentato uno studio che prende in esame il mondo delle Partite Iva e il provvedimento della flat tax. La misura, voluta fortemente dalla Lega Nord, dovrebbe essere tra le poche certezze della prossima manovra finanziaria. Coloro che avranno i benefici maggiori saranno i titolari di una partita Iva che sceglieranno di passare al nuovo regime forfettario. Dai calcoli effettuati, il noto quotidiano finanziario avanza l'ipotesi di risparmi fino a 7 mila euro all'anno per chi di mestiere fa il consulente.

Stando a una prima stima dei dati, il passaggio dalla tassazione ordinaria al regime forfettario non converrebbe però a tutte le categorie dei lavoratori autonomi.

Le partite Iva e il nuovo regime forfettario: chi beneficerà della flat tax

L'introduzione della flat tax è una delle riforme più attese per il 2019, che diventerà realtà con l'approvazione della legge di Bilancio da parte del Parlamento. L'analisi presentata dal Sole 24 Ore ha messo in evidenza sei figure diverse, tutte titolari di partita Iva: l'avvocato, il consulente, il geometra, l'informatico, il perito e l'artigiano. La previsione migliore è collegata alla figura del consulente, che in media ha ricavi per 60 mila euro. Nel contesto di una tassazione ordinaria, le imposte sono pari a 14.736 euro.

Il valore si dimezzerebbe passando al nuovo regime forfettario che entrerà in vigore il prossimo anno, con un taglio del 50 per cento e una tassazione annuale di 7.400 euro. Notevoli risparmi anche per avvocati e informatici. Le partite Iva che lavorano in questi due settori avrebbero una tassazione inferiore del 30 per cento rispetto a quella prevista oggi.

Risparmi più contenuti invece per il perito, dal momento che il regime forfettario andrebbe a incidere positivamente nell'ordine del 6 per cento (una diminuzione di imposte inferiore ai 1.000 euro su base annua).

A chi non converrebbe la flat tax al 15 per cento

Lo studio del Sole 24 Ore pone sotto la lente d'ingrandimento gli artigiani con ricavi/compensioni annui pari a 65 mila euro.

Per loro, il passaggio da tassazione ordinaria al regime forfettario sarebbe controproducente. Infatti, da un'imposta a 5.427 euro arriverebbero a pagare 10.329 euro, un aumento superiore ai 5.000 euro, in termini percentuali del 90 per cento. Allo stesso modo il geometra, che si ritroverebbe a pagare il 59 per cento in più di Tasse all'anno secondo le prime stime del Sole 24 Ore. Tradotto in soldi veri, oltre 2.000 euro in più di imposte nell'arco dei dodici mesi.