La Commissione Bilancio della Camera ha provveduto a varare un provvedimento che potrebbe entrare in vigore dal 1 gennaio 2019, ovvero una misura bonus-malus. Per favorire l'acquisto di vetture meno inquinanti (poche o addirittura emissioni zero), potrebbe essere offerto un 'quid' come incentivo all'acquisto, mentre verrebbe tassato l'acquisto delle auto più inquinanti.
Tasse, una Panda costerà fino a 1.000 € di più
Con questa misura potrebbero essere premiate le vetture meno inquinanti, ma più care, e verrebbero colpite le vetture più inquinanti, ma più economiche.
Ovviamente il prezzo d'acquisto tra un'utilitaria nuova tipo Fiat e un'auto completamente elettrica o ibrida hanno decisamente costi diversi, ma soprattutto l'incentivo offerto non sarà sufficiente per le classi meno abbienti, ad esempio, per acquistare un'auto a emissioni zero al prezzo di una Panda. Dunque il rinnovo del parco auto circolante verrebbe rallentato di molto; le classi meno abbienti, infatti, non potendo permettersi di comprare un'auto nuova continuerebbero a circolare con mezzi più antiquati.
La misura in questione è stata approvata dalla Commissione bilancio della Camera e ora, se sarà approvata anche dal Parlamento, rischia di portare l'esecutivo sull'orlo di una guerra con le associazioni di categoria e con i sindacati di settore.
Nello specifico, il provvedimento prevede di applicare, a partire dal 1 gennaio fino a dicembre 2021, un'imposta crescente dai 150 ai 3.000 euro per ogni nuova immatricolazione di auto con emissioni di Co2 superiori ai 110 gr/km. Essendo una misura bonus-malus, parallelamente, verrà offerto un incentivo che parte dai 1.500 fino ai 6.000 euro per l'acquisto di un'auto a emissioni zero o al massimo fino a 90 gr/km di Co2.
Anfia, che raggruppa tutta la filiera automobilistica italiana, per far comprendere meglio agli automobilisti la nuova norma porta come esempio il modello di auto più venduto in Italia: la Fiat Panda 1.2. Con questo nuovo sistema, l'acquirente andrebbe a pagarla da un minimo di 400 fino ad arrivare ad un massimo di 1.000 euro in più rispetto al prezzo di listino.
FCA, piano da 5 miliardi a rischio
Il piano di FCA di investire 5 miliardi di euro in Italia rischia, così, di naufragare, come sostenuto dagli esperti di categoria. Con l'introduzione di questa nuova tassa i consumi interni potrebbero segnare una forte frenata, fatto che potrebbe spingere la Fiat a ripensare al grande investimento. Secondo il presidente di Unrae (costruttori esteri) il bonus offerto – pari a 300 milioni – è scarso e premia solo 140mila auto circa, appena l'8% del mercato: "Un provvedimento inutile e contro ogni interesse del settore" conclude il presidente.