Combattere l'evasione fiscale e limitare l'uso del contante introducendo una tassa pari al 2% sui prelievi al Bancomat oltre i 1.500 euro mensili. È questa, in accordo con quanto è stato riportato da ItaliaOggi.it, una delle proposte formulate da Confindustria che, in parallelo, propone un modello bonus/malus in quanto alla tassa sui pagamenti con moneta elettronica viene riconosciuto anche un 2% sotto forma di credito di imposta.
Maggiore gettito fiscale e lotta all'evasione con la tassa sui prelievi
La proposta di Confindustria, tra l'altro, mira a permettere allo Stato italiano di reperire risorse utili in vista del varo, da parte del Governo giallo-rosso, della prossima Legge di Stabilità.
Considerando che ci sono da disinnescare le clausole IVA, infatti, anche per la prossima 'Finanziaria' la coperta sarà corta, ragion per cui per rilanciare lo sviluppo e gli investimenti le risorse da qualche parte dovranno essere reperite. Il Centro Studi di Confindustria stima che con il bonus/malus sui prelievi di contante, oltre a 1.500 euro mensili, e sui pagamenti con moneta elettronica, garantirebbero allo Stato italiano un recupero di gettito pari a 3,4 miliardi l'anno circa.
Il dibattito sulla lotta al contante è aperto da tempo in Italia, ma la proposta formulata di Confindustria ha fatto emergere di nuovo i favorevoli ed i contrari ad una misura che, in ogni caso, ha i suoi pro ed i suoi contro.
Confesercenti contraria al 2% sul prelievo al Bancomat
Per esempio, la Confersercenti è fortemente contraria alla tassa sui contanti in quanto contribuirebbe a spingere ancora più in basso nel nostro Paese i consumi, così come rappresenterebbe un problema per i più anziani. Secondo l'Associazione degli esercenti, infatti, quella di mettere una tassa sui contanti non è la strada giusta, ma nello stesso tempo la Confesercenti, invece, è favorevole a sistemi e soluzioni che permettano di incentivare l'uso della moneta elettronica, dalle carte Bancomat alle carte di credito.
Nell'incentivare l'utilizzo della moneta elettronica, inoltre, la Confesercenti auspica che ci siano agevolazioni al riguardo non solo per i consumatori, ma anche per le imprese. E questo perché l'uso di Bancomat e carte di credito non garantisce solo la tracciabilità delle transazioni, ma anche trasparenza ed una maggiore sicurezza da parte degli operatori del commercio.
Sulla stessa lunghezza d'onda della Confesercenti c'è pure la Confcommercio che non ritiene che sia proprio una buona idea introdurre una tassa in più in un momento che, per il nostro Paese, è caratterizzato da una perdurante stagnazione dei consumi delle famiglie.