Dopo giorni di intensa discussione, il governo Conte Due ha approvato la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef). Si tratta del primo passo verso l’approvazione della manovra economica per il 2020. Come sempre accaduto in questi casi, non sono mancate polemiche, anche aspre, persino all’interno della stessa maggioranza, con M5S e renziani a frenare sul paventato, e poi abbandonato, aumento dell’iva proposto dal Pd. Ma il documento, oltre al testo base, contiene anche 23 disegni di legge che potrebbero essere collegati alla legge di bilancio.

Tra questi, i più importanti riguardano il cosiddetto ‘green new deal’ sui temi ambientali, l’Autonomia differenziata, la riduzione del cuneo fiscale ma, soprattutto, la riforma del Catasto immobiliare. Secondo diversi quotidiani, tra cui Il Sole 24 Ore, il governo sarebbe stato costretto dalle pressioni della Ue ad inserire il ddl sul Catasto nel Nadef. Una riforma che, se trasformata in legge, rischia di trasformarsi in una vera e propria “stangata sulla casa” degli italiani.

Per Il Sole 24 Ore torna il ‘fantasma’ della riforma del Catasto

Secondo quanto riporta il quotidiano economico Il Sole 24 Ore, il Premier Giuseppe Conte e il governo giallo-rosso-viola da lui guidato, sarebbero stati letteralmente costretti ad inserire nel Nadef un ddl sulla riforma del Catasto immobiliare.

Colpa delle pressioni continue dell’Unione Europea che, anche nell’ultimo Consiglio dell’Ecofin del 9 luglio scorso, ha ribadito la necessità di riformare i valori catastali anche nel nostro Paese, poiché non ritenuti al passo con i valori di mercato tanto cari a Bruxelles. La montagna dei desideri Ue avrebbe però partorito, stando a quanto riporta il Sole, solo il topolino di una “generica petizione di principio su un futuro disegno di legge governativo.

Una riga in tutto”. Dunque, il “fantasma” della riforma del Catasto, così scrive Saverio Fossati, potrebbe materializzarsi per gli italiani, i quali si vedrebbero quasi certamente costretti a pagare di più Tasse come Imu e Irpef, per colpa di un dispettoso algoritmo destinato a ricalibrare tutte le attuali rendite e valori catastali in base ai suddetti valori di mercato.

Il Tempo: ‘Scherzetto sul mattone’ tirato dal governo

Insomma, se per Il Sole 24 Ore per gli italiani “i rischi di pagare altre tasse ci sono”, un altro quotidiano come Il Tempo, stavolta di area di centrodestra, si dimostra ancora più pessimista. Filippo Caleri scrive addirittura di “ossequio” del governo Conte alle raccomandazioni di Bruxelles. Il ddl sulla riforma del Catasto sarebbe dunque già stato “messo in conto” dall’esecutivo. Certo, anche il quotidiano romano ammette che un disegno di legge potrebbe avere tempi di approvazione molto lunghi, ma il governo ha comunque voluto tirare “l’ennesimo scherzetto sul mattone” ai cittadini già vessati dalle tasse. Il Tempo riporta anche il parere espresso in un tweet dal Presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, il quale ironizza sul fatto che “l'unica giustificazione accettabile sarebbe quella di portare a zero il valore catastale di milioni di immobili privi di mercato e massacrati dalla patrimoniale Imu-Tasi” anche se, aggiunge, “temo non sia quello il proposito”.