Simpatiche faccine anche colorate sono gli smile che tentano di apporre un’emozione allo scrivere quotidiano, un legame tra scrittura e “pittura” di segni per rendere voce alla parola scritta muta, riempiendola di stati d’animo vissuti da chi scrive e si descrive. Emoticon per abbattere i confini tra i caratteri tipografici e il viso dell’interlocutore, per dire qualcosa in più rispetto al senso manifestato dallo scritto che è letto.
Tanto successo hanno avuto queste faccine in grado di colmare sfumature linguistiche troppo impegnative, capaci di riempire in un attimo spazi vuoti di un parlare per abbreviazioni e contrazioni scritturali, impiegate per colorare momenti particolari con sorrisi, occhiolini, lacrimucce, sguardo dubbioso o stranito, bacio, amore per qualcosa o qualcuno, rabbia o senso di golosità e tanto altro.
Emoticon per marcare in scherzo parole più serie, terminare un periodo con spunti originali, donare la visione di un sentimento palpabile altrimenti difficilmente da percepire, almeno un po’.
Il compito degli emoticon è stato proprio quello di “dare a vedere” a chi legge qualcosa di più coinvolgente, in modo meno equivoco e visivamente più chiaro, tra pagine a righe e a quadri, lungo gli sms e mms scritti di fretta con pollici fulminei, nella chat internet, tra le righe di email da chiunque scritte o ricevute. Il compito di sintesi emotivo-visivo è egregiamente assolto tanto da entrare anche nella P.A. per invitare il cittadino a esprimere il suo grado di soddisfazione nei confronti del servizio attraverso un piccolo display posto negli uffici pubblici.
Gli emoticon sono riproduzioni di espressioni facciali umane dietro alle quali salta fuori un’emozione e il nome nasce dall’accostamento delle parole emotional e icon proprio a indicare un’icona emozionale che da espressione alle emozioni dello scrivente.
Troviamo emoticon animate, per Facebook, per skype, emoticon per iPhone, iPod touch e iPad.
Gli smiley per la loro semplicità espressiva sono usati in pubblicità, nell’arte e in letteratura fumettistica e gialli, nei film e in televisione, all’interno di qualche nota serie Tv, nel logo di gruppi musicali e per rappresentare la musica house. Troviamo smiley nei software di posta elettronica, usati nei videogiochi come ad esempio il famoso “Pac-man” considerato uno smiley visto di lato.
Su internet si trovano le attribuzioni di significato a tutte le faccine per non sbagliarsi sulla loro interpretazione e per continuare a far perdurare questo efficace strumento di sintesi immaginivo-descrittiva delle emozioni che caratterizzano l’essere umano nelle sue interazioni con gli altri suoi simili.