Una connessione bluetooth che farà interagire i robot da costruire e i dispositivi Apple (iPhone, iPad, ecc). L'annuncio è stato dato il 7 Gennaio a Las Vegas, alla fiera internazionale Ces (Consumer Electronics Association), dove Lego ha presentato il nuovo set "Mindstorms EV3". Questa caratteristica però, è gia disponibile per i dispositivi con sistema Android, grazie al sistema di montaggio Nxt. Ora anche i proprietari di dispositivi Apple, potranno divertirsi facendo muovere le loro creazioni usando i loro Iphone e Ipad come telecomandi oppure per creare semplici programmi di movimento.

Il costo sarà di circa 350 dollari e non sarà disponibile prima della seconda metà del 2013.

Il giocattolo si evolve e i bambini apprendono meglio e più in fretta. Ma a che prezzo?

Come tutte le cose, anche i giocattoli si evolvono per tenere il passo con le nuove tecnologie. Per non parlare dei bambini di oggi che già da piccoli hanno la possibilità di destreggiarsi tra le app dello Smartphone del papà, di imparare attraverso giocattoli educativi che parlano e interagiscono tra loro o muniti di display per l'apprendimento.

Sono tutti aspetti che migliorano e velocizzano l’apprendimento. Ma con tutti i giocattoli che si muovono e parlano da soli e i vari dispositivi elettronici, non c’è il rischio di sterilizzare la cosa più importante che distingue il bambino dagli adulti?

L’immaginazione di un bambino, a parer mio, cresce non stando davanti a uno schermo che, per carità può essere utile anche quello ma giocando con colori, forme, raccontando storie e non da un freddo dispositivo ma dalla calda voce dei genitori o dei nonni, giocando con i pupazzi e inventandosi storie e avventure su questi, stando all’aria aperta e naturalmente, cosa più importante, socializzare con gli altri bambini.

All’inizio degli anni ’90, si criticavano quei genitori che non avendo molto tempo per stare con il proprio figlio, lo lasciavano per ore davanti alla tv; oggi oltre alla televisione, ci sono Videogiochi, pc (internet), tablet, smartphone che possono “fare compagnia” ai bambini. Sono sempre più numerosi i casi di dipendenza da videogiochi, internet e cellulare, questo per gli psichiatri è un fenomeno serio, soprattutto sui minori che ne sono attratti in maniera quasi maniacale.

Il videogioco (ma anche smartphone ecc.) allontana dalle preoccupazioni e dalle frustrazioni ed è un po’ come una droga, quindi va preso a dosi leggere. Se si esagera si crea una dipendenza ed è dura scrollarsela di dosso, distogliendo il soggetto dalle attività sociali (scuola compresa). L’apprendimento e lo svago tramite vari dispositivi e videogiochi è necessario. Se preso nelle dosi giuste aiuta il bambino a crescere, stimolando la fantasia e la conoscenza. Ma le attività “classiche” di gioco e svago, vanno sempre tenute in considerazione. La tecnologia avanza per aiutare, per essere sfruttata al meglio, molte volte però si usa nel modo sbagliato.