Il 2013 potrebbe essere l'anno della  fine della Facebook-mania; il social network più utilizzato del mondo sembra stia scendendo in picchiata negli indici di gradimento delle giovani generazioni. Questo è quanto si evince dallo studio del ricercatore britannico Daniel Miller della University College di Londra. Secondo le sue ricerche, i giovani di età compresa tra i 16 e 18 anni, hanno cominciato ad annoiarsi del modo di comunicare proposto da Facebook. 

Lo studio, condotto simultaneamente in 8 nazioni per un periodo di 15 mesi, mostra come ad apprezzare i criteri proposti da Facebook siano in realtà le generazioni più adulte, ed è proprio il loro interesse ad aver causato una perdita di appeal ai danni di Facebook.

Quello che fino a qualche anno addietro era il polimedia per eccellenza, adesso comincia a diventare solo un ricettacolo di relazioni non più tanto utilizzate, e una delle ragioni principali è la tipica richiesta di amicizia da parte dei genitori.

I siti che invece adesso godono di maggiore risalto e riescono ad essere di supporto per la comunicazione e la vita di ogni giorno sono Twitter, Instagram, Snapchat e WhatsApp, applicazioni che ancora non rientrano nel novero delle conoscenze di gran parte degli adulti, e in cui i contatti sono ridotti all'essenziale.

Una celebre puntata di South Park aveva già mostrato con chiarezza questa dinamica genitori/figli: l'episodio sui Pokemon, nel quale i famosi mostriciattoli sono utilizzati dal governo cinese per distruggere il capitalismo e convertire le giovani generazioni, finisce con la sconfitta del governo cinese proprio a causa del fatto che i genitori avevano cominciato ad interessarsene, facendoli diventare, agi occhi dei più piccoli, dei semplici pupazzi privi di interesse.