Se ne è parlato poco e spesso male della moneta elettronica nata sulla Rete: i Bitcoin girano nel web da circa cinque anni, ma solo recentemente in Italia ne hanno cominciato a parlare anche i più importanti media. Lamoneta virtuale alternativa a tutte le altre, almeno così è stata definita alla nascita, sta assumendo una connotazione sempre più simile alle altre monete: resta sempre il fatto che si può solo usare online per fare gli acquisti, ma i progressi fatti in tal senso presto consentiranno un uso più fruibile e veloce.
Questa moneta, che ricordiamo è nata per i pagamenti online per il commercio elettronico, ha avuto un'evoluzione tale che nemmeno Satoshi Nakamoto che l'ha progettata, avrebbe potuto immaginare: sono nate decine di servizi a supporto e complementari per questa moneta come ad esempio molti siti di cambio valuta, ma anche molte aziende ed attività online oggi accettano i Bitcoin e un numero crescente di nuove aziende iniziano ad accettarli in pagamento per i loro beni e servizi.
Per capire la portata del fenomeno, basta pensare che siamo arrivati al punto che oggi stanno aprendo degli appositi bancomat dove prelevare valuta corrente del paese dove si effettua l'operazione, quindi non più solo moneta virtuale da usare online per gli acquisti, ma moneta reale da cambiare in valuta corrente. Dei bancomat sono stati già attivati a Vancouver e Helsinki, paesi che hanno messo le basi per una futura espansione globale.
La moneta virtuale o cripto-moneta ha fatto enormi passi conquistando utenti ma anche e soprattutto aziende e commercianti, che vedono in Bitcoin una possibilità in più per far quadrare i conti di fine mese. Le aziende che utilizzano questo sistema dicono di essere soddisfatte e che il flusso delle vendite dovuto a questa nuova moneta è crescente.
Il Bitcoin non dipende da banche né da sistemi monetari centralizzati ma si autocontrolla attraverso la Rete.
Altri sportelli bancomat verranno presto aperti negli Stati Uniti, a Seattle e a Austin.