L'ormai nota piantaforma indie Oculus Rift, in sviluppo da due anni e lanciata originariamente grazie ad un servizio di crowdfunding è stata venduta a Facebook. La cifra?

2 miliardi di dollari

Ma è giusto fare un passo indietro, e per chi ancora non lo conoscesse, ecco cos'è l'Oculus Rift: in poche parole, è un visore di realtà aumentata.

Ovvero degli occhiali "speciali" con sensori di movimento che coprono interamente lo spazio visivo del fruitore e mostrano immagini che arrivano direttamente dal PC o dalla console.

Sì, dalla console, perchè originariamente il progetto era destinato esclusivamente all'utilizzo videoludico, e non sono pochi i video su YouTube che ne dimostrano l'eccellente potenziale.

Immaginate, immergervi completamente nel'esperienza di gioco, muovere la telecamera semplicemente con il movimento degli occhi o della testa fantastico.

Non a caso l'idea è stata recentemente utilizzata (copiata?) anche da Sony e PlayStation, e forse è anche questa temibile concorrenza che ha spinto gli sviluppatori a a dere il progetto a Zuckerberg e Facebook, probabilmente cambiandone definitivamente l'utilizzo finale.

Non più giochi, ma stanze virtuali, con avatar virtuali, perfettamente riprodotti in base alle nostre sembianze scannerizate dalle telecamere dell' Oculus Rift.

Non è fantascienza, ma solo il (prossimo) futuro di Facebook. Che sia da preoccuparsi? Per molti sì. Un esempio tra tutti, Markus Persson aka Notch, creatore di Minecraft e uno dei primi sviluppatori a sostenere il progetto con un porting diretto del suo pluripremiato gioco, oggi si tira indietro, e scrive :"Facebook mi spaventa a morte, vuole solo fare soldi sfruttando il numero di utenti".