Buone notizie per tutti coloro che volevano acquistare la Xbox One, ma che erano preoccupati dal prezzo elevato: Microsoft ha deciso di ridurre il costo di listino. Per adesso solo negli Stati Uniti, ma molto presto il taglio potrebbe arrivare anche da noi. La notizia non è da poco sotto diversi aspetti.

Prima di tutto perché la Xbox One è uscita appena lo scorso novembre, e quindi un taglio del prezzo dopo appena 5 mesi di vita sembra alquanto prematuro. Che stiano pesando le vendite della PlayStation 4 ad un ritmo tre volte più veloce della concorrente?

Il secondo motivo che rende questo taglio del prezzo entusiasmante è che mentre prima la Xbox One veniva venduta a 499,99 dollari (e in Europa a 499 euro) senza il gioco, adesso il taglio a 449,99 dollari comprende anche uno dei Videogiochi più in voga in questo periodo, Titanfall, di cui esce il bundle con l'edizione speciale della Xbox One.

Microsoft ha voluto mantenere un profilo basso in maniera sospetta, probabilmente non vuole anticipare uno sconto di cui non tanto c'è da vantarsi, o probabilmente voleva farlo in grande stile al prossimo E3 di Los Angeles (che si terrà il 10-12 giugno). Microsoft infatti aveva detto sin da subito che il prezzo della Xbox One non sarebbe sceso molto presto.

Nonostante la console costasse 100 euro in più della rivale PS4, si era deciso di mantenere ancora a lungo il prezzo inalterato. Ancora oggi se si va sui siti dei rivenditori in Europa e in America si trova sempre lo stesso prezzo: 499.99 euro.

Eppure ce n'è uno differente dagli altri. È il Microsoft Store in versione americana che, senza pubblicizzare troppo l'avvenuto taglio, ha riportato lo sconto.

Se si entra sullo store infatti non c'è alcun riferimento allo sconto, ed anche se si entra nella pagina di Xbox One non si nota alcuna scritta enfatizzante. Quando però si mette nel carrello virtuale il bundle Xbox One-Titanfall, ecco che il prezzo da pagare che compare è di 449,99 dollari. Al momento il taglio del prezzo non è presente nella versione italiana del sito, ma a questo punto la domanda che tutti ci facciamo è: quando arriverà anche da noi?