Tutti sappiamo che iscriversi a un social network implica diffondere su internet dati personali, ma quando i governi richiedono informazioni su dati che per noi sono riservati ci si chiede se questi agiscono in tal modo per questioni di sicurezza o per fini economici e di mercato o se per altre motivazioni a noi sconosciute. Oggi per avere informazioni dalle popolazioni esistono i sondaggi. Quindi perché utilizzare altri strumenti che violano la nostra privacy per conoscere i nostri interessi? Non vi è mai capitato di visitare un sito internet di vostro interesse, e poco dopo di trovare la pubblicità di questo sulla home page di Facebook?

Ormai ogni link, ogni pagina, qualsiasi gesto noi compiamo su Internet, qualsiasi acquisto, qualsiasi articolo noi leggiamo, è tutto controllato.

Perché i Governi senza il nostro consenso richiedono informazioni ai social network? C'è stato un aumento del 46% di richieste rispetto ai sei mesi passati. Twitter ha ricevuto 2.058 richieste da parte di 54 diversi Paesi. Spicca tra tutti gli Stati Uniti con il 61% di richieste di informazioni. In Europa il Regno Unito è primo con 78 richieste, mentre l'Italia è ultima con 10 richieste. Ciò che ci risulta è che le e-mail e gli indirizzi IP sono necessari per indagini criminali. Restano fuori da questi dati le richieste per la sicurezza nazionale.

La questione risulterebbe positiva se noi venissimo controllati solo per indagini criminali come la pedofilia, il bullismo e altri casi di cronaca, ma quando le informazioni sono utilizzate per controllarci, conoscere le nostre preferenze di consumo, e conoscere quindi dati strettamente personali, si va incontro alla violazione della privacy che invece dovrebbe essere garantita dai social network.

Le richieste sono aumentate del 14% anche per la rimozione di contenuti: le ragioni vanno dalla diffamazione alla pubblicazione di contenuti vietati nelle varie nazioni. Al primo posto spicca la Turchia con 186 richieste mentre seguono Francia e Russia. Sono aumentate, invece, del 38% le richieste di rimozione dei contenuti legate al copyright.