Tutto è successo in fretta: la notizia di un'eventuale diffusione gratuita del film "The Interview" sulla piattaforma Crackle e la decisione della Sony di distribuire a Natale il film al cinema, poi un nuovo attacco. A Natale, il gruppo hacker Lizard Squad ha attaccato i server di Sony e Microsoft colpendo Playstation e Xbox. Era stato anticipato su Twitter il 2 dicembre anche se non è confermato un collegamento col gruppo hacker GOP, i Guardiani della Pace, che ha rubato 3 terabyte di dati, tra cui film inediti, mail, la sceneggiatura di 007 Spectre e documenti della Sony Pictures.

Una ritorsione dopo che Sony ha distribuito in America "The Interview" in 300 sale cinematografiche, su YouTube, sulla piattaforma Xbox video di Microsoft e sul sito SeeTheInterview. "The Interview" è considerato un film comico, per alcuni brutto e divertente per altri, ed è ormai diventato sinonimo di patriottismo negli USA, una sfida per la Corea del Nord in nome della libertà d'espressione.

La sera di Natale l'attacco cyber ha disabilitato per diverse ore i servizi on-line di Playstation e Xbox, usati per il gioco simultaneo on-line tra più player. Su Twitter, oltre a rivendicare l'attacco, gli hacker di Lizard Squad (che sembravano sgominati, dopo l'arresto di alcuni elementi da parte dell'FBI) hanno scritto che avrebbero riattivato i siti on-line se abbastanza gente avesse ritwittato i loro cinguettii.

PSN iniziava ad avere problemi di login, impiegava troppo tempo a caricare le liste di amici, a generare le chat party. Non ci si poteva collegare ai server di molti game, tra cui Call of Duty: Advanced Warfare, Destiny e Far Cry 4. Poi, il post comparso su Twitter con la richiesta di 100 ritweet per riattivare i siti da parte del gruppo hacker.

Verso le 16:30 Lizard Squad rivendica l'attacco DDOS a PSN scrivendo su Twitter "PSN #Offline", poi l'avviso dei servizi offline di Advanced Warfare.

Alle 17 PSN sembra tornare online, evidenza subito confermata dal tweet di Lizard Squad "PSN #Online" anche se i problemi con vari game proseguono. Dopo Playstation Network, alle 18 viene attaccato Xbox Live di Microsoft che causa non pochi problemi al server mentre per PSN la situazione si stabilizza.

Alle 21:30, mentre i due server sono ancora sotto attacco, il gruppo hacker chiamato Finest Squad scrive un tweet per avvisare che sono impegnati a concludere l'attacco DDOS oltre a chiudere il profilo Twitter di Lizard Squad.

Alle 23:30 Finest Squad conferma: i server su Xbox tornano a funzionare e verranno ripristinati presto anche i server di PSN. Il profilo degli Anonymous avvisa che il sito PSN è tornato a funzionare in Australia, Oceania, alcune località del Canada e degli Stati Uniti ma in Italia la situazione resta invariata, cioè pessima. All'una e venti di notte, Finest Squad scrive che PS3 è ripristinato, per PS4 ci sono ancora problemi da risolvere. Su Xbox intanto i server tornano online.

All'una e trentacinque il problema ai server Sony risulta peggiore del previsto. I server risultano attaccati non solo da Lizard Squad ma anche dalla Corea del Nord per aver diffuso il film "The Interview" in 300 sale. Dopo dieci minuti, Finest Squad scova e distrugge uno dei botnet usati da Lizard Squad per l'attacco, ma riesce a ripristinare i server su PS4 solo alle otto di mattina e la connessione torna normale dopo un'altra ora. Alle 11:20 di stamattina i guai continuano: PSN non risulta più accessibile. Si spegne ogni comunicazione tweet di Lizard Squad.