Secondo diversi magazine online di tecnologia, come GigaOm, BusinessInsider e Recode, il social network Pinterest potrebbe introdurre il pulsante 'buy' (acquista) nell'arco di tre/sei mesi a partire da oggi. Il pulsante 'buy' permetterebbe agli utenti di acquistare un prodotto che è stato 'pinnato' senza mai lasciare la piattaforma. Sembra che l'azienda stia gettando le basi di questa funzionalità che, molto probabilmente, verrà introdotta come test pilota limitato proprio come è stato fatto con i 'promoted pin', ovvero i pin promozionali a pagamento, banalmente la pubblicità del social. Questo nuovo servizio potrebbe trasformarsi in una grande fonte di entrate per il servizio di scrapbooking online, ovvero l'arte di crearsi un album fotografico di ricordi, ma allo stesso tempo l'azienda dovrà dimostrare di saper gestire le aspettative dei clienti, aiutando le persone a comprendere come le società che forniscono i prodotti veri e propri, spedizione compresa, non siano direttamente legati a Pinterest.

Il pulsante 'buy' è una storia vecchia? I precedenti di Pinterest in ambito ecommerce

Le voci riguardanti il pulsante 'buy' hanno in realtà radici lontane e sono nate quasi un anno dopo l'introduzione della 'guided search' (ricerca guidata), un metodo più efficiente per combinare l'immensa collezione di immagini raccolte dal social. Questa funzionalità aveva già spinto qualcuno a chiedersi se Pinterest stesse trasformandosi in una società di ricerca, invece che mantenersi fedele alla sua anima di società di scrapbooking sociale. Pinterest ha appena annunciato che sta già collaborando con Apple per facilitare la ricerca delle applicazioni iOS dall'App Store: Apple, infatti, gestisce il suo account Pinterest pinnando applicazioni a bacheche dai titoli come "ricette sane" e "fashion". Una volta che gli utenti trovano le app desiderate, sono in grado di scaricarle direttamente dalla piattaforma.

Pitnterest vs Google: una ricerca dettata non dai fatti, ma dall'ispirazione

Pinterest è in grado di offrire un tipo di ricerca che su Google non funziona: una ricerca che segue l'ispirazione e non semplicemente i fatti. Un utente potrebbe, ad esempio, digitare 'quinoa' solo per poter scorrere le immagini di ricette quinoa, o digitare 'acconciature updo' per scoprire nuovi metodi per pettinarsi i capelli all'insù. Si tratta di tipo di ricerca totalmente differente rispetto a quando si sa già cosa si sta cercando, come ad esempio 'come fare quinoa nel microonde' o 'Kerastase shampoo per capelli ricci'. Pinterest sembra aver scoperto il tallone di Achille della ricerca di Google e, se si dimostrerà in grado di unire a un pulsante 'buy' realmente efficace i suoi risultati di ricerca, si prospetta per l'azienda un ritorno economico davvero consistente.