La cosa più incredibile è il silenzio.Quando atterra un aereo delle dimensioni di un Boeing 747, infatti, per prima cosa ci si tappano le orecchie per evitare di essere storditi dal rumore dei motori. Il Solar-Impulse 2 ha le stesse dimensioni di un Boeing ma la sua discesa al suolo è silenziosa ed estremamente lenta perché i motori non sono alimentati da carburante ma sono esclusivamente spinti dalla forza del Sole.

Si è conclusa ieri, a Mascarat, Oman, la prima tappa del primo giro del mondo di un aereo solare dopo un viaggio di 12 ore partito in mattinata da Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti.



Certo, il volo Ethiad Abu Dhabi - Mascarat dura un'ora, ma la storia si fa a passi lenti e in questo caso lentissimi e leggerissimi: l'intero aereo pesa quando una comune automobile utilitaria.

Nella cabina di pilotaggio c'era André Borschberg, primo uomo a viaggiare su un mezzo solare per 24 ore consecutivamente, che si alternerà al suo collega Bertrand Piccard nipote d'arte (suo nonno fu il primo essere umano ad allontanarsi tanto dalla Terra per vedere con i propri occhi che, ebbene sì, la Terra è rotonda).

Sono previste altre 11 tappe che toccheranno India, Cina, Stati Uniti e un paese europeo da stabilire prima di atterrare al punto di partenza 5 mesi dopo ed entrare nella Storia del volo e della tecnologia, il tutto contando sulla affidabilità dei 17.000 pannelli solari sulle ali. Nessuno, poi, azzarda ad ipotizzare quando tanta tecnologia diventerà quotidianità.

Del resto la nuova frontiera è quella di utilizzare la forza della natura per qualunque cosa.

Abbiamo già compiuto in quasi 600 giorni la prima traversata del mondo con una nave spinta da diverse migliaia di pannelli solari, abbiamo illuminato lo Stadio Nazionale di Taiwan, abbiamo costruito automobili che fanno il pieno solo di luce e abbiamo costruito, in Inghilterra, cassonetti dell'immondizia che inviano - tramite energia solare - un messaggio al comune per 'chiedere' di essere svuotati. Se non è progresso questo...