Di tanto in tanto la nostra navigazione in rete – a mezzo pc, tablet o Smartphone – è messa a repentaglio da qualche nuovo virus, pronto a bloccarci il sistema operativo e a paralizzare il dispositivo che utilizziamo. Dopo l'sms killer e la mail che ci ruba i file del computer per poi chiedere un riscatto, anche i cari vecchi e ormai in disuso Mms nascondono dei pericoli. Già, proprio loro. Quelli che un tempo utilizzavamo per inviare foto quando eravamo in vacanza o immagini divertenti o di auguri, che costavano un botto e che oggi, con l'arrivo degli smartphone (grazie ai quali foto e immagini possono essere inviate comodamente tramite chat), ormai non usa più nessuno.

O quasi.Sembra proprio che ad utilizzarli siano soprattutto i malintenzionati, quelli che creano diabolicamente dei bug per bloccare il sistema operativo dei nostri telefoni. Di seguito vi parliamo di Stagefright, che secondo gli esperti è in grado di colpire un miliardo di telefoni nel mondo, anche se non lo apriamo.

Il bug che colpisce Android

Bisogna innanzitutto specificare che questo bug colpisce il sistema operativo Android. Quindi, se usate iOs o altri, per ora potete tirare un sospiro di sollievo. Per ora, appunto. A scoprirlo la società di sicurezza Zimperium: in pratica, tramite Stagefright, gli hacker possono accedere ai dati dell'utente tramite un mms, più precisamente un sms video.

Purtroppo si può essere colpiti anche se non si apre l'mms killer. Gli hacker infatti sfruttano l'anteprima dei contenuti multimediali che non ha bisogno di conferme da parte di chi riceve l'mms. A quanto pare, le potenziali vittime di questo virus sono moltissime. Stando alle stime di Joshua Drake, vicepresidente di Zimperium, a rischio sono il novantacinque percento dei dispositivi Android (tanto smartphone quanto tablet) e più precisamente 950 milioni in tutto il mondo.

Quanto alla versione, le prede riguardano da quelle 2.2 in poi.Purtroppo gli esperti non ci dicono come difenderci proprio perché al momento non esistono difese a riguardo. Speriamo siano trovate contromisure quanto prima