L'annuncio è del 3 febbraio, tale notizia fa comprendere che la rivoluzione verso la fonte rinnovabile (rifiutata con il referendum del 1987, argomento poi riportato tra il 2005 e il 2008 maabrogato definitivamente con il successivo del 2011), sta comunque proseguendo il suo cammino nella costruzione di nuovi tipi di impianti che non hanno niente da paragonare agli antichi obsoleti che hanno provocato morte e distruzione (ricordiamo il terremoto di magnitudo 9 nella scala Richter che avvenne in Giappone, a Fukushima, nel marzo 2011 e dei danni che provocò lo tsunami in conseguenza ad esso).
La Germania annuncia così, dopo diciannove anni dall'inizio dei lavori (1997) e una spesa che supera il miliardo di euro, l'accensione del grande reattore nucleare 'stellator' inaugurando Wendelstein 7-X, un progetto all'avanguardia rispetto al suo predecessore Tokamak differenziandosi nel sistema utilizzato dal campo magnetico e dalla sua capacità di inglobare la fonte di plasma prodotta.
Il rinnovamento dell'economia tedesca
Questo annuncio fa salire le 'quotazioni' della Germania centralizzandola come una Nazione responsabile che rivolge le proprie 'energie' e le capacità al benessere del futuro, confermando con determinazione la promessa fatta al COP21, in cui si rendeva partecipe e una delle più interessate all'evoluzione e all'utilizzo di nuove fonti di energia rinnovabile.
Attualmente il reattore Wendelstein 7-X non è in grado di produrre unavera e propria risorsa energetica ma ha la capacità di generare plasma di idrogeno. Gas ionizzato che interagendo con il campo elettromagnetico innesca la fusione nucleare, con un comportamento pari a quello che avviene nelle stelle, nelle supernove e nel nucleo solare.
Questo tipo di fusione, portato ad altissime temperature (circa 100 milioni di gradi), permette la formazione di ioni che 'scontrandosi' e fondendosi insieme sono in grado di generare energia. All'inaugurazione di questo evento è stata resa partecipe la stessa Angela Merkel, che premendo un'apposito pulsante ha introdotto nel reattorenucleareun'impulso di due megawatt di corrente, quantità necessaria a riscaldare il gas al suo interno trasformandolo in plasma di idrogeno a bassa intensità.
Il responsabile del reattore nucleare (Hans-Stephan Bosch), conferma che gli esperimenti andranno avanti fino a metà marzo, tempo utile per dare ai tecnici la possibilità di adattare gli impianti a sostenere periodi di accensione più prolungati. Il tentativo è quello di arrivare a una durata di 30 minuti di funzionamento continuo dell'impianto, permettendo la produzione di una quantità infinita di energia pulita e acquistare la conferma che sarà possibile liberarci dalla schiavitù delle obsolete fonti inquinanti.