La strage di San Bernardino ha creato ormai da tempo una sorta di ''litigio'' tra la Apple e la polizia federale americana. Quest'ultima ha chiesto all'azienda di produrre un programma che permettesse di poter intercettare tutti gli iPhone del mondo, per poter risalire al killer della strage. Ovviamente l'FBI ha intenzione di spiare solo lo Smartphone dell'assassino, ma la Apple si è rifiutata di collaborare e, recentemente, ha inviato un comunicato con il quale fa presente che se il software andasse in possesso di mani sbagliate, potrebbe causare un rischio per tutti gli utenti del mondo.
Una richiesta folle secondo Apple
La situazione, al momento, è finita in tribunale e i rappresentanti della ''Mela'' stanno facendo tutto il possibile per difendere la privacy di milioni di persone sparse in tutto il mondo che utilizzano i propri prodotti.
Sono tanti gli organi politici che si sono schierati dalla parte di Apple, come ad esempio l'Onu (Organizzazione delle Nazioni Unite) che afferma che la creazione di un programma del genere potrebbe creare danni inimmaginabili.
Questa richiesta da parte dell'FBI, è dovuta al fatto che in passato hanno già provato a criptare i dati dell'iPhone in questione, resettando la password in modo che dopo 10 tentativi falliti, avveniva in automatico la crittografia dei dati.Per effettuare questa procedura, è stato reso impossibile trasferire la copia dei dati su iCloud.
Se il trasferimento dati fosse avvenuto, sarebbe stato facile intercettare il telefono, ed ecco che è per questo motivo che la polizia americana ha deciso di chiedere aiuto alla Apple.
Al momento la situazione è ancora in mano al tribunale e, la prossima udienza si terrà martedì prossimo: sicuramente questa sarà una battaglia che non potrà concludersi in un solo appuntamento, quindi ci sarà sicuramente da aspettarsi che la vicenda andrà avanti per diverse settimane e ovviamente seguiranno aggiornamenti.Per restare aggiornato sulle ultime notizie dal mondo della tecnologia, in alto clicca sul tasto ''Segui''.