Un team di esperti in elettronica e meccanica si è riunito a Somma Lombarda, in provincia di Ravenna, dove ha fondato il Centro di Sviluppo Progetti denominato C.S.P. Questi ragazzi sono riusciti a realizzare uno strumento tecnologicamente avanzato che funziona con materiali antichi come l’uomo. Nel 2012 iniziano a sperimentare impasti e materiali idonei per la stampa ad estrusione, con la porcellana ottengono buoni risultati per poi passare all’argilla mista a semi di canapa. I risultati sono eccellenti, dall’aspetto solido, gradevole ed estremamente economico.

Il loro lavoro contribuisce a riconoscere alla stampa 3D un valore etico molto elevato.

La regina delle stampanti

Alta 12 metri, tre tralicci verticali a sostegno di un singolo estrusore mobile, queste le principali caratteristiche costruttive che rendono BigDelta la stampante 3D più grande al mondo. Struttura snella e modulare, può essere trasportata ovunque con relativa facilità e montata da tre persone in due ore. Alimentata tramite rete elettrica solo in caso di necessità in quanto energeticamente autonoma grazie all’impianto fotovoltaico integrato, è una macchina ad impatto ambientale pari a zero.

Obiettivo del team è la realizzazione della casa del futuro che verrà stampata in qualsiasi luogo, in maniera economica ed ecosostenibile e che potrà essere creata da noi stessi a seconda delle esigenze.

La chiave della sua economicità ed ecosostenibilità consiste nel bassissimo consumo energetico, unito all’uso di materiali reperiti in loco ed al funzionamento con pochissima mano d’opera.

Ispirata dalle vespe

BigDelta copia la tecnica della vespa vasaia, che per costruire il nido depone argilla in modo simile a quello delle stampanti 3D compatte.

Osservando le modalità in cui le api posano l’argilla si è giunti alla scelta del singolo estrusore mobile. Con questa mega stampante è possibile creare case utilizzando materiali differenti, anche se l’argilla sembra essere il più versatile, economico e facilmente reperibile in natura in grandi quantità. Obiettivo del progetto è auto produrre liberandosi dalla dipendenza da entità e soggetti detentori del monopolio produttivo, in maniera ecologica ed a chilometro zero.

Dal 2013 stampa in giro per il mondo

E’ nel corso del 2013 che vengono stampati le prime case in argilla. Prototipi realizzati da una BigDelta installata alla Maker Faire di Roma. Da quel giorno ha iniziato a viaggiare per il mondo, di fiera in fiera facendo bella mostra di sé e realizzando strutture esemplificative sotto gli occhi di curiosi ed esperti nel settore della bioedilizia e delle tecnologie costruttive. Le prospettive si annunciano incoraggianti e lo sviluppo continua, sentiremo ancora parlare di BigDelta e dei risultati ottenuti in giro per il mondo dai suoi ideatori amici della natura.