Tantissime sono le mail che viaggiano ogni giorno in rete e tra queste potrebbero esserci nascoste delle truffe, come l’ultima che sta coinvolgendo le caselle di posta elettronica italiane. Il tentativo di phishing fa credere al malcapitato di ricevere un avviso dalla Procura della Repubblica, in cui viene avvisato che a causa di evasione fiscale e riciclaggio di denaro sporco, si attuerà un procedimento penale con arresto entro le 24 ore ed eventualmente ulteriore blocco dei beni e chiusura di conti correnti bancari.

Oggetto e corpo della Mail

L’oggetto della mail sarà “NOME COGNOME sei sotto inchiesta”.

La persona in questione si sentirà in dovere di aprire la mail e troverà all’interno il logo della Repubblica Italiana con scritto a fianco “Procuratore della Repubblica presso il Tribunale ordinario”. Sembrerà a tutti gli effetti una vera notifica da parte della Procura, non solo per questi dettagli ma anche per il riquadro che cita l’art. 375 c.p.p. “INVIATA PER LA PRESENTAZIONE DI PERSONA SOTTOPOSTA AD INDAGINI” e tutto il testo contenuto all’interno della mail in cui sarà scritto: “La presente per comunicarLe che il Suo patrimonio immobiliare, così come il Suo conto corrente bancario, verranno posti in arresto con l’accusa di mancato pagamento delle imposte e concorso di riciclaggio di denaro, ad effetto della causa …” per poi proseguire con “L’arresto entrerà in vigore dal DATA E ORA.

Lei potrà prendere visione della causa … cliccando sul link.” Il restante corpo della mail in questione parla di come trovare informazioni che possano fare ricorrere in appello nella data ora e luogo indicati. Nel caso in cui la persona non si dovesse presentare, il dibattimento avrebbe comunque luogo e se dovessero passare alla condanna, si attuerà la procedura a confisca dei beni immobili con rischio di reclusione fino a 15 anni.

Facendo leva quindi sulla paura della persona, il soggetto in questione si sentirà in dovere di aprire il link, ma l’Aduc (Associazione degli Utenti e Consumatori) segnala questo come un tentativo di phishing. L’ennesima truffa online che sfrutta i simboli della Procura della Repubblica per raggirare le persona, portandoli tramite link apposti, su pagine fake e invitandoli così ad inserire i dati personali e scaricare allegati.

In questo modo potranno rubare password o informazioni finanziarie (numero di conto corrente, carta di credito ecc). Questo sistema truffaldino è stato denunciato alla Polizia Postale e la legale dell’Associazione ricorda di diffidare quando vengono chiesti dati personali e/o finanziari e dove la lingua corrente è scritta in maniera incerta. In questi casi è sempre buona norma copiare la mail ed esporre denuncia.