Twitter ultimamente si è riproposto di introdurre una grande novità: ha infatti, deciso di abolire il limite di 140 parole, imposto fino ad ora, lasciando largo spazio ai suoi utenti. Non serviranno più punti prima della chiocciola per scrivere un messaggio ed il nome non sarà più conteggiato tra i caratteri, né le foto o quanto altro.

Si potrà essere liberi di twittare anche due volte lo stesso post e di muoversi in totale libertà in questo social network. Si sta cercando di migliorare e di sfruttare al meglio tutte le sue capacità, basandosi sempre sulla velocità, non indifferente, di cui è dotato.

Purtroppo il peso del suo competitor, Facebook, si fa sentire soprattutto in temine di numeri: ha infatti molti più iscritti. La quantità degli utenti ha un valore pari ad almeno il triplo rispetto a quello di Twitter. È come se quest’ultimo si trovasse a vivere una fase di stallo, mentre l’altro volasse leggero sui grandi numeri. Tra le alte cose, Facebook non rappresenta solo un competitor, ma è anche preso come riferimento, visto che è molto più avanti sotto tanti punti di vista.

Già la scelta di modificare gli spazi utili è sicuramente un passo importante per Twitter e potrebbe rappresentare l’inizio di tanti altri che potrebbero lasciare il segno. L’unica cosa che questo si è ripromesso di non fare, è quella di non spersonalizzare la propria immagine per cercare di non creare delusioni negli utenti più fedeli.

Come è già parzialmente successo con l’introduzione della timeline che ha soppiantato la cronologia da sempre esistente e che lo rende ancora più simile a Facebook.

Nonostante molti utenti si siano indignati per questo motivo, la novità ha preso piede e molti la utilizzano sistematicamente. In realtà, grazie alla timeline, si ha la possibilità leggere a posteriori tutti i post che hai ricevuto, mentre non eri collegato.

Pensa che grande vantaggio avrai da ora in poi. Non viene lasciato più nulla al caso e da ora in poi Twitter si è riproposto di puntare maggiormente a questo genere di dettagli in modo da arrivare in cima al pari di Facebook.