Immaginiamo di essere partiti, a bordo di un velivolo spaziale, per un viaggio diretto suMarte;oppure, mezzo secolo più tardi di Armstrong, ancora sullaLuna. Uno scenario che apre uno squarcio sui voli spaziali del futuro, a cui la NASAsempre più concretamente dedica la sua attenzione: infatti,per comprendere in modo più preciso i rischi per la salute degli astronauti (dovuti potenzialmente alla lunga permanenza nello spazio) ha intensificato notevolmente le sue ricerche nel campo della biomedicina.
Fattori di rischio per gli astronauti
Uno dei fattori che contribuiscono - secondo una recente indagine su 'Scientific Reports' - a minare maggiormente la loro salute, è l'esposizione alle radiazioni cosmiche.
L'allarmenon riguarda gli astronauti che operano in orbite basse, come per la 'ISS, ma soprattutto gli esploratori spaziali lunari. Unico esempio finora esistente, quello del Programma Apollo: l'equipaggio fusottoposto, infatti, ad un tipo diverso di irraggiamento cosmico (molto più pericoloso) in quanto lo sbarco sulla Luna avvenne senza la protezione naturale della 'magnosfera'. Chi prende parte a questi viaggi, dunque,rischia problemi che vanno dalla nausea spaziale all'osteoporosi, dallaperdita di massa muscolare e ossea, fino al diabete – per dirne qualcuno - dovuti alla quantità maggiore di radiazioni da cui sarebbero bersagliati,rispetto ad un altro astronauta che svolge una diversa missione.
L'organo che potrebbe risentirne maggiormente, quello più importante: il cuore.
Gli astronauti rischiano malattie cardiovascolari
Il 43% degli astronauti Apollo - spiega l'ASI - sono morti a causa di malattie cardiovascolari; ciò vuol dire in una percentuale molto superiore (quattro o cinque volte) rispetto a quella degli altri che hanno viaggiato esclusivamente nell'orbita bassa.
Tra il 2020 e il 2030 è previsto il ritorno sulla Luna, oltre che il lancio di una missione con equipaggio umano su Marte: gli esperti nel frattempo studieranno le loro condizioni di salute, in modo da rendere molto più sicuri i futuri viaggi nello spazio.
Conoscere in ogni dettaglio il funzionamento dell'organismo umano, sottoposto a drastici cambiamenti, sarà di grande aiuto agli scienziati: potranno così contrastare efficacemente lo sviluppo di patologie - mettendo in atto le misure più efficaci - sia sulla terra che nello spazio.