Èstato diffuso ieri un comunicato delle Forze dell'Ordine sulla pagina facebook "una vita da social". Allarme ed attenzione per una truffa perpetrata viainternet, tramite email. Centinaia di persone in questi giorni stanno ricevendo false email inviate a nome di Poste Italiane che invitano i riceventi ad inserire dati del proprio conto. L'email arrivataai correntisti di Poste italiane titolari di BancoPosta o di una Postepay contiene un link che indirizza ad un form dove inserire dati personali per " un aggiornamento", dati che servirebbero poi ai malviventi per sbloccare il conto.
Il testo dell'email truffa
Il testo dell'email, pubblicato dalla Polizia dopo un "attenti alla truffa", recita: "Gentile cliente (seguono nome e cognome esatto collegato all'indirizzo email, anche'esso esatto, rilasciato al momento dell'apertura del conto) il tuo conto Bancoposta e la tua carta postepay sono state bloccate per mancanza ricevimento dati richiesti da noi in precedenze". Segue poi un codice sblocco. "Per sbloccare la sua utenza segui il link". Cliccando sul link si aprirà un sito simile a quello di Poste italiane e nell'inserire i dati i malfattori otterranno le credenziali per svuotare i conti. La Polizia ha invitato tutti a prestare attenzione ed ad utilizzare esclusivamente il sito ufficiale www.Poste.it per qualsiasi attività e operazione.
Inoltre è bene non cliccare su link sconosciuti o inviati da siti o persone sconosciute. I responsabili di Poste italiane comunicano"stiamo ricevendo centinaia di segnalazioni che abbiamo raccolto e girato alla polizia postale affinché venga identificato chi si cela dietro all'inganno. Poste italiane non manda comunicazioni al di fuori dell'area riservata ai clienti e non chiede online dati sensibili".
Le truffe via email come tutelarsi
Ci sono piccoli accorgimenti da mettere in atto per tutelarsi dalle ormai numerose truffe online. Sicuramente installareun programma antivirus è un buon modo per proteggere il pc da eventuali virusprovenienti da emaile quant'altro, effettuando aggiornamenti frequenti; diffidare dalle email che richiedono l'inserimento dei propri dati personali, numero carta d'identità, codice fiscale, indirizzo di residenza o dei codici di accesso a banche, a conti.
Non bisogna aprire link o scaricare file allegati che invitano a fornire informazioni personali, anche se sono, o meglio ci sembrano, siti con cui abbiamo avuto a che fare. Se pensate che un'email sia sospetta contattate la Polizia Postale.