La prima bicicletta elettrica ha una storia che riporta al Giappone nella prima metà degli anni '80, luogo in cui nel 1989 la Yamaha ottiene il brevetto del Pas System, meccanismo in grado di azionare il motorino posizionato sulla bicicletta quandosollecitato dalla pedalata del ciclista; con la spinta sui pedali si attiva il meccanismo, fermando la pedalata si disattiva. Questa prima esperienza di successo porta, nel 1994, la nota azienda ad avviare la commercializzazione su larga scala della bicicletta a pedalata assistita, cioè, una normale 'bici' che utilizza un motore atto ad assisterla, ma non a sostituirla.
Il lancio ebbe un enorme successo cosicché la Cina, conosciuta come il 'Regno della Bicicletta', ne acquistò ben 40 mila nel '98, sette anni dopo, 10 milioni e oggi ne ha in circolazione 40 milioni circa. Da allora il progresso rivolto alla pedalata assistita ha avuto una lunga vita e si è presentato in molte opzioni, ma quella che oggi sembra essere la 'soluzione' per tutti è data dalla Tecnologia del futuroche ha creato la GeoOrbital Wheel. Vediamo di cosa si compone.
La bici elettrica 'istantanea'
La voglia di stare all'aria aperta e pedalare in bicicletta percorrendo parecchi chilometri senza stancarsi, è sempre stato il sogno segreto di tutti i ciclisti appassionati di questo mezzo a due ruote, un'invenzione rivoluzionaria che ha regalato a molte persone la soddisfazione di lasciare a casa la propria auto per godersi il panorama all'aria aperta.
Così, la tecnologia ha visto aumentate le proposte dalle case costruttrici, che si sono inventate ogni tipo di kit di conversione eBike da proporre alla clientela: kit con motore a frizione, con motore al centro, il carrello elettrico atto a spingerla, fino al commercio di ultima generazione della bicicletta elettrica che nascegraziealla ruota della GeoOrbital Wheel.
L'idea di questo kit nasce a Boston; portato avanti da una Kickstarter ha visto raggiunta la somma di 300 mila dollari contro la richiesta di 75 mila per la sua costruzione, e già questo faceva presagire il successo cui è arrivata oggi, anche grazie alla semplicità di montaggio capace di far diventare la vecchia bicicletta, un mezzo di nuova generazione che farà sognare i più appassionati.
Perché il successo di GeoOrbital Wheel
Il successo di questo ultimo kit è dato dall'immediatezza del suo montaggio e si compone di una semplice ruota che va a sostituire quella anteriore della bicicletta,che si trasforma così in un mezzo a trazione elettrica;si collegano infine alcuni cavi in modo da ottenere, in appena un minuto, un motore da 500 W capace di portarci ovunque vogliamoe di ricaricarsi continuamente conenergia rinnovabilequando pedaliamo o quando siamo in discesa.Prima di essere commercializzata, questa ruota, o meglio dire, la GeoOrbital Wheel, è stata collaudata su tanti modelli di bicicletta per vederne la compatibilità, ed è risultata ottima per sostituire ruote da 27 a 29 pollici, facendoci mettere da parte le obsolete invenzioni tecnologiche quali la Rool'in, la Copenhagen Wheel e la Ducati e-Wheel.
Il prezzo di questo Kit,che permetterà alla vecchia 'due ruote' di diventare una bicicletta elettrica, non è ancora dato saperlo, ma è certo che la sua immissione nel mercato avverrà nei primi mesi del 2017 e che segnerà un altro successo della tecnologia moderna.