Fin da quando i PC e, più in generale, i dispositivi elettronici sono entrati nella nostra vita siamo stati, fin da subito, educati a comunicare con la macchina battendo i caratteri raffigurati su di una tastiera, virtuale o fisica che sia. Per circa 40 anni il metodo che veniva utilizzato per impartire comandi al PC è rimasto sempre questo ma a partire dagli anni 2010 iniziò un processo di rinnovamento della Tecnologia che diede come risultato ciò che noi chiamiamo chiamiamo comunicazione vocale.
Tuttavia, per quanto la comunicazione delle informazioni per mezzo della voce possa essere semplice, limita parecchio le reali potenzialità del nostro cervello.
Questo almeno secondo Facebook, il famoso social network che ha in mente un progetto davvero ambizioso: la comunicazione per mezzo del pensiero.
Il nostro cervello ha prestazioni incredibili ma il linguaggio lo limita fortemente
Stando ad alcune ricerche compiute dal famoso social network statunitense, nel nostro cervello sono presenti circa 86 miliardi di neuroni, ciascuno dei quali sarebbe in grado di funzionare con una frequenza (ideale, stiamo parlando di elementi biologici, non elettronici) pari a circa 1kHz. Questi dati porterebbero il cervello ad avere una velocità di trasmissione dati ideale pari a 1Tbps che, per essere chiari, corrisponderebbe a completare 4 stream di film in alta definizione in un solo secondo.
Il problema è che questo enorme flusso di informazioni deve passare per mezzo del linguaggio: un elemento che limita tutta questa capacità di trasmissione che il nostro cervello sarebbe in grado di offrire. Per farla breve, il nostro linguaggio trasmetterebbe al massimo alla stessa velocità di un modem di 40 anni fa!
Ma quali sarebbero i reali vantaggi se una tecnologia del genere fosse realtà?
Il primo vantaggio certo corrisponderebbe proprio nella velocità di scrittura che aumenterebbe in maniera spropositata ridefinendo dunque il concetto stesso di comunicazione verso il PC.
Ma un altro campo di applicazione molto interessante sarebbe quello della realtà virtuale: pensiamo ad esempio alla possibilità di costruire interi mondi rifiniti nei minimi dettagli e pensiamo anche alla possibilità di esplorare questi mondi della mente, mondi che nella vita reale sarebbero esplorabili solamente con l'immaginazione.
Insomma, il nostro cervello diverrebbe il nostro mouse per la realtà virtuale, permettendoci dunque di scorrere liberamente attraverso il nostro flusso potenzialmente infinito di informazioni.