Per chi non lo conoscesse, cuphead è un videogioco shoot'em up con stile grafico che si ispira ai cartoni animati anni 30, soprattutto i lavori di Max Fleischer, annunciato per la prima volta al E3 del 2014 e che aveva destato molto interesse soprattutto per questa scelta grafica, realizzata completamente a mano e che ha portato gli sviluppatori dello Studio MDHR a posticipare la sua uscita, prevista per la fine di settembre di quest'anno.

Il gameplay che ha infiammato il web nell'ultima settimana

Nella terza settimana di agosto a Colonia si è svolta la famosa conferenza videoludica, il Gamescom, che raccoglieva fan ed esperti da tutto il mondo, che hanno potuto testare in anteprima i giochi di prossima uscita.

Tra questi solo alcuni, tra cui Dean Takahashi hanno avuto la possibilità di registrare questo materiale per utilizzarlo poi come materiale per la propria recensione.Tuttavia i 26 minuti di gioco caricati dal giornalista su Youtube non sembrano convincere gli utenti: le scarse capacità di gioco si vedono fin dai primi minuti del video, in cui nonostante sullo schermo compaiono i comandi da eseguire per procedere nel gioco, il giocatore sembra essere incapace di compiere le semplici azioni richieste per proseguire, ripetendo quindi azioni casuali in modo continuativo senza successo, dando l'impressione che hai comandi ci sia una persona che non si è mai approcciata al mondo dei videogiochi. Superato poi il tutorial e iniziato il gioco vero e proprio, l'uomo spende i restanti minuti del video nel primo livello, incapace di ripetere le meccaniche imparate in precedenza che gli permetterebbero di proseguire, ricominciando innumerevoli volte senza successo.

Un giornalista che scrive recensioni su videogiochi deve saper giocare o basta saper giocare per poter scrivere delle recensioni?

In questi giorni sui forum specializzati, principalmente Reddit, non si parla d'altro, soprattutto perché il giornalista non è nuovo a questo genere di scandali. Considerando che si tratta di una persona che ha a che fare con i videogiochi da più di 20 anni questa "figuraccia" ha fatto storcere il naso a molti, che vedono la sua performance e le successive risposte alle critiche come una mosse di marketing, atte ad allontanare il pubblico da questo titolo.

La figura del giornalista videoludico ha subito un calo di credibilità con l'avvento degli youtuber che con video e pareri personali possono spingere il proprio pubblico ad acquistare o meno un determinato titolo. Ha quindi senso sminuire la validità della recensione di un gioco se a giocarlo è qualcuno che non ha le competenze o non bisogna peso alle parole di chi di competenze ne ha ma manca di una qualifica?