Non tutti ne saranno stati al corrente ma Ottobre è stato ufficializzato come il mese dedicato alla cyber-security. Proprio in questo periodo, infatti, alcune aziende mostrano come hanno migliorato il mondo online con le proprie soluzioni di sicurezza web. In questo crogiolo di società non poteva mancare assolutamente Google.

Google è, infatti, nata nel web grazie al suo omonimo e popolarissimo motore di ricerca (anche se sta perdendo colpi rispetto ai social) e quindi non poteva mancare il suo impegno nella salvaguardia dei dati personali dell'utente.

Per dare un'idea di quanto il mondo digitale nasconda insidie per l'utente basti pensare alle e-mail ingannevoli che chiunque ha ricevuto almeno una volta.

Sempre più siti usano HTTPS

Oltre ai numerosi tentativi di phishing via email, l'altra grande insidia è rappresentata (ovviamente) dalla navigazione web. Difatti nessuno dovrebbe assolutamente inserire dati personali, quali credenziali di login oppure coordinate bancarie, all'interno delle 'textbox' di siti non crittografati. Infatti, quando un sito è crittografato nessun malintenzionato può recuperare nemmeno per sbaglio questi dati sensibili, assicurando il massimo della sicurezza all'utente.

Da sempre Chrome include uno strumento in grado di informare immediatamente l'utente del grado di sicurezza offerto da un sito internet.

Infatti, osservando la parte sinistra della barra degli URL noteremo con ogni probabilità la presenza di un lucchetto verde con scritto 'Sicuro'. Se trovate questa dicitura, il sito garantisce la vostra tutela con la crittografia, altrimenti non bisogna inserire in esso alcun dato personale.

Google ha sempre bacchettato gli webmaster che non adottavano il protocollo di sicurezza.

L'assenza del lucchetto è sempre un bel colpo per il grado di autorevolezza del proprio sito e quindi, stando agli ultimi dati pubblicati sta aumentando sensibilmente il numero di siti protetti.

Migliora il traffico da tutte le piattaforme, ma non si arriva ancora al grado di perfezione assoluta

I dati parlano chiaro: qualunque sia il device utilizzato dall'utente esso è sempre più tutelato.

Basta pensare che ben 71 dei 100 siti più visitati al mondo hanno già adottato HTTPS come protocollo di sicurezza per l'utente (contro i 'soli' 37 di un anno fa).

Insomma, l'impegno di Google nel campo della sicurezza è sempre più evidente ed anche se la strada è ancora lunga si è certi del continuo impegno adottato da questa e da altre società informatiche.