Nintendo Switch è la console di ultima generazione dell’azienda giapponese che, come e più della popolare Wii, punta sull'originalità del sistema di gioco. Oltre alla riproposizione dei classici Mario Bros e Zelda, il dispositivo ha indubbiamente catalizzato su di sé le attenzioni degli sviluppatori che hanno iniziato a portare sulla piattaforma di Nintendo i videogiochi già apprezzati su PlayStation 4 e Xbox One, e dei titoli dedicati. Purtroppo, sullo Switch non è possibile giocare anche a quei titoli che hanno fatto la storia della società nipponica e del gaming in generale.

La popolarità dei classici Nintendo è confermata dagli ottimi dati di vendita delle console in miniatura come NES e SNES Classic Mini che strizzano l'occhio sia ai giocatori di vecchia data, sia a quelli che non hanno potuto possedere i due device perché erano ancora in tenera età.

E allora, perché non unire il gusto del retrogaming al design dello Switch? È questa l'idea alla base del progetto fai-da-te di Tim Lindquist, che ha creato una console interamente dedicata all'emulazione dei giochi non supportati dal Nintendo Switch.

Il Nintendo Switch fai-da-te di Lindquist non è un progetto del tutto originale: è basato su Raspberry Pi (un popolare mini-computer a basso costo prodotto nel Regno Unito) e su RetroPie (una distribuzione di Linux orientata proprio all'emulazione dei videogiochi rétro).

Ad essere innovativo è il design del dispositivo realizzato, che somiglia in tutto e per tutto alla console prodotta da Nintendo. La differenza principale risiede nel fatto che i controller non possono essere separati dalla scocca come sullo Switch, e che i videogame non sono altrettanto facilmente trasferibili sullo schermo del televisore.

A rendere ancora più interessante quest'idea, è la disponibilità pubblica degli schemi open-source per stampare in 3D il Nintendo Switch fai-da-te, e ottenere lo stesso risultato di Lindquist. Gli appassionati di retrogaming possono cimentarsi nella realizzazione della console che (sebbene non sia la prima versione di un Raspberry Pi "travestito" da Nintendo) è di sicuro una variante dall'aspetto molto realistico.

Gli stessi videogiochi possono essere recuperati per il PC o emulati su Raspberry Pi con RetroPie senza realizzare un case elaborato come quello che potete apprezzare nel filmato qui sopra, in cui sono riportati i passaggi della realizzazione del dispositivo.