Si chiama Qwant ed è il nuovo motore di ricerca europeo per navigare su internet. L'idea nasce da un team di imprenditori - Eric Léandri, Jean-Manuel Rozan e l’italiano Alberto Chalon, che hanno sviluppato un motore di ricerca indipendente provvisto di una propria indicizzazione e con tecnologie innovative.

Tavola rotonda di presentazione a Milano

Dopo Francia e Germania, Qwant ha deciso di sbarcare anche in Italia con importanti investimenti per strutturarsi e comunicare al pubblico. In tal senso è partita ieri una campagna promozionale sia televisiva con uno spot di 30 secondi che anche digital.

Oggi, lunedì 9 ottobre, si svolgerà una tavola rotonda su ''Profilazione degli utenti e mercato, il ruolo centrale dei motori di ricerca'', nella sede di Eataly allo Smeraldo di Milano, a cui parteciperà il Fondatore di Qwant Eric Leandri, il Direttore Generale Alberto Chalon, il Country Manager per l’Italia Fabiano Lazzarini ed il Fondatore di Virgilio.it Paolo Ainio, alla presenza del padrone di casa Oscar Farinetti. Ci saranno anche rappresentanti delle Istituzioni quali: il magistrato antiterrorismo On. Stefano Dambruoso Questore della Camera dei Deputati, l’On. Francesco Boccia Presidente della Commissione Bilancio della Camera e Antonio Martusciello Commissario AGCom. La conferenza sarà moderata dal giornalista Nicola Porro, Vice direttore de Il Giornale e conduttore di Matrix.

La sede centrale di Qwant è a Parigi, dove nel 2015 ha avuto un contributo di 25 milioni di euro dalla Banca Europea per gli Investimenti e quest'anno ha annunciato un aumento di capitale di 18.5 milioni di euro, grazie all'ingresso di Caisse des Dépots, la Cassa Depositi e Prestiti francese.

Qwant rispetta il diritto alla privacy

La particolarità di Qwant è quella per cui il motore di ricerca non identifica l’internauta. Non ha quindi dispositivi di tracciamento o cookie finalizzati a profilare l’utente; in tal modo viene rispettato il diritto alla privacy e la libertà di impresa, garantendo inoltre alla persona il diritto all'oblio.

''Il rispetto della privacy dei nostri utenti è un valore chiave, come la neutralità dei risultati della ricerca che garantiamo attraverso un algoritmo che non favorisce la selezione dei risultati con fini economici. È questo il connotato etico di Qwant: schermare l’utente nell'attività di ricerca''. E' quanto ha affermato il Direttore Generale Alberto Chalon.

Qwant Junior per i più piccoli

Per i più piccoli è disponibile Qwant Junior, in cui ogni contenuto inappropriato è automaticamente eliminato dai risultati della ricerca. Una bella modalità, che riesce a preservare i tantissimi bambini che si avvicinano all'uso di apparecchi tecnologici.