Una delle ultime piaghe di Internet è certamente rappresentata dalle Fake news. Si tratta di notizie, spesso recanti un titolo in grassetto in modo da attirare l'attenzione, completamente false e che non hanno alcuna fonte in grado di verificarle. Queste notizie 'bufala' colpiscono in misura maggiore i social visto l'enorme traffico di utenti e quindi l'enorme facilità di acchiappare visualizzazioni. Tuttavia il fenomeno non colpisce solamente i social ma è diffuso un po' in tutta la rete. Spesso e volentieri quando si cerca un argomento su un motore di ricerca si trovano anche risultati che reindirizzano a siti web poco conosciuti e poco autorevoli.

È necessario dunque che anche i motori di ricerca si armino contro le notizie false ed è proprio volto in questo senso l'ultima interessante funzionalità di Bing Search

Un bollino affianco al risultato per identificare l'autorevolezza della fonte

Seguendo l'attenzione rivolta al tema da parte di altre grandi società, come Facebook e Google, anche Microsoft si schiera contro le bufale della rete. Infatti, da oggi sarà visibile accanto ad ogni risultato una particolare etichetta che indicherà l'autorevolezza della news. Tale giudizio viene stabilito da Bing tramite Snope e Polifact, già impegnati in questo senso. Non mancherà ovviamente la valutazione della reputazione dei siti, dato fondamentale per comprendere immediatamente la serietà di chi redige un dato articolo.

Data la giovane età dell'aggiornamento non è possibile avere un riscontro certo circa l'efficacia del nuovo sistema. Non c'è dubbio invece che tale direzione si sia presa in conseguenza ad alcuni scandali derivanti proprio da notizie 'bufala'. Un esempio semplice è rappresentato dalle elezioni americane, nelle quali sono circolate parecchie news di questo genere.

Anche Facebook, Twitter e Google si sono impegnati in questo senso

Come già anticipato, la situazione è di tale importanza che anche altri colossi di Internet hanno dimostrato un impegno considerevole. Facebook ha avviato alcune collaborazioni con alcune realtà editoriali di diversi paesi e ha negato l'accesso alla sua piattaforma pubblicitaria da parte di tutti quei siti che diffondono ripetutamente notizie false.

Impegno simile a quello di Bing riguarda Google che, oltre ad aver posizionato un bollino verde per le notizie verificate, ha migliorato il proprio algoritmo di ricerca. Anche Twitter si starebbe concentrando nello sviluppo di nuove forme di tutela anche se non sono ancora stati pubblicati dei risultati considerevoli. Insomma, pare che la veridicità delle notizie stia a cuore ai giganti della rete. Serviranno a qualcosa tutte queste misure? Solo portando pazienza si riuscirà a dare una risposta certa.