Ne è passato di tempo dall’ultimo WWDC di Apple e dopo la lunga assenza dalle scene il gioiellino “Made in Cupertino” torna a far parlare di sé dal suo annuncio in giugno.
Bellezza e prestazioni
Per coloro i quali si fossero persi la presentazione dell'iMac Pro durante l'evento ricordiamo che quest'ultimo è una potentissima workstation AiO in arrivo il prossimo dicembre, il prezzo di partenza è stato fissato a 4999 dollari. Per quella cifra Apple offre lo schermo 5K, un processore Xeon di ben 8 core, una GPU Radeon Vega, 32 GB di memoria RAM espandibile, un SSD da 1 TB, Thunderbolt 3 e connettività Ethernet 10 Gbit il tutto in uno chassis sottilissimo in Alluminio grigio siderale.
Stando alle ultime indiscrezioni di Jonathan Levin, esperto di reverse engineering, il primo della classe degli All-in-One con la mela avrà un co-processore A10 che gli permetterà di fornire ai suoi possessori la possibilità di dialogare con Siri senza dover prima interagire con software e hardware.
Hey Siri, che tempo fa oggi?
Basandoci sul codice sorgente trapelato in rete, sembra che il processore A10 avrà due nuove interessanti features, la prima è la possibilità di avere Siri in “Always-on”, caratteristica peraltro già presente sugli iPhone più recenti. La news sarebbe confermata dal video postato dallo sviluppatore Guilherme Rambo che pare abbia individuato i riferimenti alla famosa funzione durante l'esame di BridgeOS 2.0:
Confirmed: "Hey, Siri" is coming to the Mac pic.twitter.com/Dw9bRAzbxD
— Guilherme Rambo (@_inside) 18 novembre 2017
La sicurezza prima di tutto
L'altra novità starebbe nella possibilità di abilitare il SecureBoot (la modalità di avvio sicuro che consente l'esecuzione di alcuni controlli e impedisce a determinati software di caricarsi e aprirsi automaticamente) sul nuovo iMac Pro, ciò significa che quest’ultimo gestirà il complesso processo del boot iniziale della macchina, effettuando i rigorosi controlli sul software prima di accendere il potentissimo “motore” x86 Intel dell’ iMac Pro.
Sicuramente queste nuove funzioni non saranno una rivoluzione e non cambieranno il modo in cui usiamo il Mac ma senz’altro saranno un passo in avanti per l’integrazione dell’assistente vocale di Apple e il nostro ambiente desktop.
La casa di Cupertino potrebbe quindi utilizzare ben presto gli stessi chip già presenti sugli iPhone sulla linea iMac per poi estenderli probabilmente a tutti gli altri modelli. Ulteriori dettagli sulla funzione "Hey Siri" per Mac saranno sicuramente diffusi con la commercializzazione dell'iMac Pro, attesa entro fine anno.