Facebook è sicuramente uno dei social network più utilizzati negli ultimi tempi. Se dapprima la maggior parte degli utenti erano i più giovani, adesso pare che anche i più maturi abbiano cominciato ad usare con assiduità questa applicazione che ci permette di postare foto e scambiare like con i nostri amici. Facebook e tutti i social in generale, posso essere molto utili se usati con parsimonia, ma nell'ultimo periodo il genere umano sembra essere più interessato a relazionarsi attraverso una tastiera piuttosto che scambiare delle chiacchiere faccia a faccia.

Le parole dell'ex presidente di Facebook

Durante un evento pubblico, Sean Parker ex presidente di Facebook e fondatore di Napstar, ha parlato di quanto i social possono fare male alla mente dei più piccoli. L'uomo dichiara che Facebook è stato fondato sul principio di attirare il tempo e l'attenzione di più persone possibili. Sean spiega che personaggi come lui, Mark Zuckerberg ed il fondatore di Instagram, hanno sfruttato appieno la vulnerabilità della gente pur sapendo le conseguenze che la cosa avrebbe potuto causare.

L'uomo si presenta quasi come un obbiettore di coscienza e ironizza sul fatto che una volta che Mark ascolterà le sue dichiarazioni potrebbe decidere di bloccarlo sa Facebook.

Secondo l'uomo, l'applicazione influenza in maniera negativa il mondo i cui le persone si rapportano con la società reale e stravolge l'attenzione soprattutto dei più piccoli, che fin dalla tenera età si stanno abituando ad usare i social.

Allarme Facebook: usarlo fa male?

Le parole ed i concetti spiegati da Parker, sicuramente non saranno passati inosservati agli utenti.

Già da tempo si parla comunque di un attaccamento quasi morboso ai social per i più giovani, che preferiscono sempre di più fare amicizie su Facebook piuttosto che relazionarsi fisicamente con i loro coetanei. Sicuramente l'uso eccessivo di Facebook non porta benefici a nessuno e si dovrebbe cercare di usare con equilibrio il social fondato da Mark Zuckerberg.

Bisognerebbe porsi dunque dei limiti e cercare di farli rispettare anche ai propri figli. Il web nasconde molte insidie per i piccoli, che dovrebbero dunque essere sorvegliati nel limite del possibile per non farli incorrere nei pericoli. Su Facebook girano ad esempio molti profili finti di persone malintenzionate che non aspettano altro che adescare un qualche bersaglio.