Miao A è un app frutto di una star-up che nasce a Pechino nel 2016. Oltre alle sue caratteristiche l'applicazione ha prodotto non poche polemiche per quel che riguarda alcuni aspetti legali. Miao A consente alle celebrità di vendere il loro tempo al secondo, ai fan e agli investitori per rivenderlo. Tutto ciò recentemente passato sotto l'esame da parte dei media che l'ha definita simile ad una operazione illegale della borsa.
La piattaforma per le sue funzioni beneficia di una commissione di servizio del 3% su tutti gli scambi. Per mettere gli utenti a proprio agio, tutte le transazioni sono gestite attraverso la piattaforma di pagamento online NetEase.
Secondo quanto appreso Miao A mediamente in un mese vede gli utenti scambiare da 37 a 49 milioni di euro in secondi di tempo delle celebrità. Il mercato è principalmente guidato dalla crescente fan economy cinese. Un secondo ti mette in fila su una chat testuale, mentre per le chiamate vocali o video occorrono almeno 600 secondi. Chi spera di incontrare la celebrità di persona deve riscattare un minimo di 7.200 secondi.
Sulla piattaforma compaiono più di 500 celebrità, inclusi attori, presentatori, produttori musicali, imprenditori atleti cantanti e gamer famosi. Puoi guadagnare tempo da un qualsiasi atleta olimpico, che puoi riscattare per le corrispettive lezioni imparando uno sport che ti appassiona, o da imprenditori famosi che offrono consultazioni commerciali per speculazioni finanziarie.
Le polemiche e aspetti legali
Gli utenti esperti di business possono anche scegliere di scambiare i secondi accumulati attraverso un sistema simile a quello del nostro mercato azionario. Proprio quest'ultima funzione ha sollevato non poche polemiche. Sotto l'aspetto legale infatti è stato riscontrato che la maggior parte dei secondi delle celebrità segue uno schema preciso: nel giorno in cui vengono emessi, il loro prezzo iniziale aumenta rapidamente di valore prima di raggiungere un picco e poi ridiscendere al loro prezzo di partenza.
In risposta alle preoccupazioni, i rappresentanti dell'app hanno affermato di aver introdotto misure per gestire questo mercato, ad esempio limitando la percentuale massima in base alla quale il prezzo di un secondo può aumentare rispetto al prezzo iniziale. Le critiche mosse dai mass media sembrano non essere state condivise dalla maggior parte dei fan di questa originale start-up a cui comunque bisogna riconoscerle l'opportunità che sta offrendo agli stessi utenti.